14 gennaio 2017

Quando si effettua una scelta, si cambia il futuro (cit.)


Ciao ragazzi, buon anno nuovo!

Sono un pochino in ritardo, lo so, ma quest'anno ho deciso di riposarmi a cavallo tra la fine del 2016 e l'inizio del 2017... Ora si riparte e quindi benvenuti in questa nuova puntata afterthebuzz (qui la precedente)!

Oggi, oltre alle news relative ai giocattolini sotto la mia lente di ingrandimento, volevo anche spiegarvi perché nei giorni passati ho deciso di non pubblicare né l'editoriale di Capodanno (come invece era mia consuetudine fare in passato) né un pezzo di kick off sui trend previsti per i prossimi 12 mesi.

La verità è che il 2016 è stato l'anno più deludente che io ricordi per quanto riguarda il mondo della tecnologia (vedi anche i pochi di prodotti da me provati nel corso dei mesi passati ed i pochi articoli qui sul blog), e forse non solo in quell'ambito: una marea di progetti sono stati abbandonati, una gran quantità di start-up e/o iniziative interessanti sono state fagocitate da player più grandi (anche solo per eliminare un concorrete o per evitare che altri potessero fare lo stesso gioco), e fondamentalmente nel 2016 non è accaduto nulla di particolarmente eclatante che verrà ricordato negli annali...

Il (o nel) 2016:
  • doveva essere l'anno del 4K, ma la verità è che ancora non ci sono così tanti contenuti in UHD e i dispositivi in grado di riprodurli non si sono diffusi a macchia d'olio
  • doveva essere l'anno dei wearable, e invece non solo non hanno sfondato (se non in nicchie ben precise, come il mondo del fitness) ma c'è perfino stata una diminuzione dell'offerta ed un raffreddamento generale dell'interesse del pubblico al riguardo
  • doveva essere l'anno dei chatbot e l'inizio della fine del monopolio delle apps, ma nulla è cambiato sensibilmente al riguardo se non uno stallo generale
  • tematiche come la realtà virtuale e l'intelligenza artificiale avrebbero dovuto esplodere e arrivare ovunque, e invece della prima non è ancora chiaro il modello di business e per la seconda, sì, ci sono stati grandi passi avanti ma non così significativi (se non nel machine learning)
  • poteva essere l'anno delle alternative nel mobile o nel mondo del computing in generale, e invece tutto è collassato definitivamente sulle piattaforme esistenti, limitando di fatto fortemente la scelta degli utenti
  • sarebbe dovuto essere l'anno del modulare, ma in realtà si è tinto di rosso per tutti i progetti e prodotti legati a tale idea
  • la domotica l'avrebbe dovuta far da padrona, ma di prodotti realmente utili non se ne sono visti
  • internet sarebbe dovuto essere per tutti, ma in realtà molte iniziative pensate per espandere la copertura globale hanno fallito

Cosa è stato, invece, realmente il 2016? Sicuramente ha visto:
  • la consacrazione della realtà aumentata a fenomeno di massa, con la commercializzazione di giochi -vagamente- AR (vedi Pokémon Go) e della tecnologia Tango (il cui potenziale successo non è assolutamente scritto nella pietra)
  • l'espansione del DIY e della robotica per l'insegnamento, con una miriade di prodotti pensati per far apprendere ai più piccoli (e non solo) il mondo dell'elettronica ed avvicinarli a quello della programmazione -che sarà sempre più importante-
  • i servizi surclassare le piattaforme ed il cloud diventare il fulcro di ogni cosa, anche per quelle che forse funzionerebbero meglio se slegate da esso
  • la proliferazione delle API con la possibilità di far dialogare sistemi eterogenei tramite set di istruzioni pubbliche e la conseguente nascita di varie piattaforme per le cose (things) pensate proprio per uniformare quei set
  • l'arrivo di assistenti vocali evoluti e la rinascita del mondo dell'automotive
  • la cosiddetta "quarta rivoluzione" dell'industria con il completo passaggio al digitale e l'avvicinamento del supporto clienti al mondo social
  • una ossessione generale a creare dispositivi sempre più sottili e la morte dell'inventiva (tutto è uguale e standardizzato)
  • l'avvento dell'USB type-C e l'inizio della morte dei vecchi standard di connettività

Il 2017? Sarà probabilmente un anno di passaggio come lo è stato il 2016, con la differenza che molte strade sono ora ben delineate (AR/VR/MR, IoT, automotive, home automation e entertainment, AI e machine learning, etc...), e lungo tali percorsi dovranno necessariamente spuntare fuori prodotti o idee vincenti.

Il CES2017 di Las Vegas (quest'anno nella sua 50-esima incarnazione) lo ha dimostrato: niente esagerazioni particolari o idee astruse, semplicemente miglioramenti.
Le grandi tematiche per i prossimi 12 mesi saranno legate al mondo degli assistenti vocali, alla lotta a creare device e PC sempre più invisibili e/o potenti, a produrre automobili autonome sempre più evolute, a pensare gadget sempre più interconnessi, a spostare qualsiasi tipo di servizio sulla rete e live, ed a rendere completamente intercambiabili le poche piattaforme rimaste sul mercato a contendersi gli utenti.

Per un recap generale su quanto (poco) si è visto al CES di quest'anno, rimando alle seguenti letture:


Ed ora, sotto a chi tocca!


Amazon



Questa volta l'attenzione non va tanto a Fire OS o al fire (qui tutti i miei focus al riguardo), il piccolo tablet del gigante dell'e-commerce. No: per il sistema operativo ed il dispositivo di amazon che più seguo da vicino non ci sono novità rispetto all'ultima volta.

Ho deciso di iniziare quest'oggi con amazon per via di Alexa. L'assistente digitale di amazon l'ha fatta da padrone al CES (si è visto praticamente ovunque) e, come vi avevo già riportato recentemente, la sua apertura ne sta diffondendo la presenza a macchia d'olio. Non solo, quindi, sui prodotti dell'azienda stessa: Alexa arriverà anche su TV, elettrodomestici (come anche i frigoriferi di lg), servizi streaming, cuffie BT, smart-phone Android, automobili di varia natura, robot, prese smart, assistenti per la smart home e controller universali. E non solo!

L'ecosistema che ruota attorno a questo assistente digitale sta letteralmente esplodendo e, grazie all'apertura e alle partnership create con tantissimi altri produttori, Alexa sembra ben avvantaggiata rispetto alla concorrenza. In realtà le cose non sono così semplici e difficilmente google, apple e microsoft resteranno a guardare (senza escludere tanti nuovi player che probabilmente cercheranno di entrare sul mercato).
Al momento Alexa la fa da padrona in casa, vedremo che succederà in futuro e soprattutto al di fuori delle mura domestiche...

Ma la mia domanda rimane la stessa da un po' di tempo a questa parte: e in Italia?



Firefox OS, Ubuntu Phone, Sailfish OS, CyanogenLineage OS e Pebble



Al contrario del grande successo raggiunto nel 2016 da amazon con il suo assistente un po' outsider, i cinque sistemi operativi veramente alternativi ai big del settore non ce l'hanno fatta:
  • come vi raccontavo nella precedente puntata, pebble è stata smantellata ed in parte assimilata in fitbit (che nel frattempo ha incorporato anche l'unico vero concorrente di pebble che era rimasto finora in vita, vector)
  • mozilla ha da tempo abbandonato Firefox OS ed ovviamente il flame (qui tutti i miei focus al riguardo), e la community non è ancora riuscita a capire che cosa fare della sua magra eredità.
    Come da mia tradizione, è molto probabile che quella di oggi sia l'ultima volta che vi parlerò di questo sistema operativo e del dispositivo di riferimento realizzato dalla fondazione: sono passati due anni dalla recensione ed è davvero un peccato lasciare così questo progetto che aveva grandi mire ma che non ha saputo farsi strada contro i giganti del settore
  • Cyanogen OS è ufficialmente morto, fallendo miseramente il tentativo di contrastare la crescente e costante chiusura di Android da parte di google: il sistema operativo non sarà più sviluppato e tutti i servizi ad esso connessi sono stati spenti a fine 2016. Assieme alla variante commerciale se ne va anche il progetto CyanogenMOD, dato che il nome appartiene tuttora all'azienda cyngn.inc; ma fortunatamente esso sta risorgendo dalle sue ceneri open-source con il nome di Lineage OS. Cosa ne sarà delle ROM e di ciò che c'era attorno a Kondik ed ex-soci è tutto da capire
  • jolla continua ad operare senza -secondo me- un chiaro obiettivo, anche se nuovi dispositivi sono stati promessi e nuove evoluzioni dell'OS arriveranno nei mesi a venire. Sailfish OS 2.1 che fine avrà fatto?
  • ed infine canonical con il suo Ubuntu Phone: il progetto è stato temporaneamente messo in pausa (proprio ora che i porting per fairphone 2 e nexus 5 si facevano interessanti) e l'azienda inglese si occuperà principalmente di portare avanti il passaggio verso snap ed Unity 8 sul versante desktop. Una volta terminato ciò allora si riprenderà -forse- con la variante per telefonini.
    Per questo motivo -almeno per il momento- non è previsto nessun OTA-15 confermando quelle voci che vedevano a breve un abbandono dei dispositivi finora commercializzati, come l'aquaris e4.5 (qui tutti i miei focus al riguardo), e difficilmente spunteranno fuori nuovi device con la variante mobile del sistema operativo Ubuntu... Patches ed aggiornamenti di app di sistema (e non) continueranno ad essere rilasciati, ma diventa davvero facile temere che il progetto possa finire nel dimenticatoio (qualcuno ha detto Ubuntu TV?) e/o morire definitivamente =(

Davvero un brutto anno il 2016 per le realtà alternative al duopolio iOS-Android!



Blackberry


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Mentre restiamo in attesa di scoprire le novità previste per la nuova piattaforma enterprise di blackberry, la casa della mora ha rilasciato le ultime patch di sicurezza per i suoi dispositivi Android, come il dtek50 (qui tutti i miei focus al riguardo).
Se, però, sul sito di supporto di blackberry (ed in generale in tutta la blogosfera) ci si riferisca a tale rilascio come quello legato alle patch di Gennaio, personalmente non capisco come mai nelle informazioni di sistema venga indicata la data di rilascio di quelle di Novembre. Ed è già il secondo mese consecutivo in cui accade ciò: che blackberry abbia deciso di essere un mese indietro rispetto ai rilasci di google (magari per testare il tutto in modo più approfondito)? Che BigG fornisca con ritardo le SMR ai partner (mi sembra un po' strano...)? Che per due volte abbiano dimenticato di cambiare la data (appare strano anche questo)?

Considerando che le vulnerabilità vengono pubblicate in lungo e in largo, non è il massimo restare indietro: certo è che blackberry fa comunque decisamente meglio rispetto a qualsiasi altro produttore e, rimanendo in tema aggiornamenti, sembra che la prossima versione dell'Hub (dopo aver portato il dark mode) affiancherà il supporto a WeChat e Line ai tanti servizi già presenti.

Durante la kermesse di Las Vegas, blackberry ha dettagliato la futura versione 7.0 di QNX confermando il forte interesse per il mercato dell'automotive e delle autonomous cars, e l'azienda canadese è stata una di quelle che si sono distinte maggiormente: tcl ha infatti mostrato in anteprima il dtek70 (in realtà il nome non è stato dichiarato e, secondo me, il dispositivo alla fine verrà battezzato come press o qualcosa del genere). Il nuovissimo qwerty-phone sarà presentato ufficialmente durante il MWC2017 di Barcellona, ma la cosa interessante è che abbiamo potuto avere anche una anteprima di quella che sarà la personalizzazione di Android 7.x da parte di blackberry: praticamente non cambia molto rispetto a Marshmallow, ma ci sono tutte le novità sviluppate da google su Android, e la UI (dalle poche schermate circolate) sembra ancora più minimale e pulita rispetto a quella odierna.

Quello che rimarrebbe da fare ora è annunciare la data di rilascio di Nougat (incrociamo le dita per avere direttamente la 7.1.1 o 7.1.2) per i device già in commercio e, magari, aggiungere qualche dettaglio alla questione delle date delle patch di sicurezza... Grazie!



Google VR



Se la realtà virtuale ha un po' deluso nel 2016, nel prossimo futuro dovremmo vedere maggiori investimenti, novità ed una diminuzione dei prezzi che -in teoria- dovrebbero attrarre nuovi utenti.

La verità è che al momento la VR non dà profitto e che non è del tutto chiaro il suo utilizzo.

BigG ha tre piattaforme pensate per spingere verso il consumo di contenuti in realtà virtuale ed aumentata (Cardboard, Tango e Daydream) ma, a parte la variante economica ed in cartone (qui tutti i miei focus al riguardo), per esse ancora non si vedono dati di vendita ed utilizzo significativi.

Durante il CES è stato mostrato un secondo dispositivo compatibile con la tecnologia Tango e sono state annunciate le certificazioni con Daydream per altri tre smart-phone. Ma di carne al fuoco ce n'è ancora troppo poca.

Per questo motivo google continua a supportare Cardboard e a fare investimenti con partnership di rilievo, come l'arrivo di Tango nel Detroit Institute of Arts o sulla piattaforma di BMW per la vendita di automobili.
Non mancano poi nuove app da provare (anche NSFW) oppure esperienze 360°. E, rimanendo in tema, periscope ha aggiunto il supporto ai video live a trecentosessanta gradi, e durante la vetrina di Las Vegas sono stati mostrati nuovi dispositivi (ed interessanti aggiornamenti software a quelli già in commercio) pensati per la cattura di filmati 360 anche in alta risoluzione.

La speranza è di avere -a breve- qualcosa che renda realmente utili queste tecnologie, evitando di farle sparire come è accaduto con il 3D e -probabilmente accadrà- con gli schermi curvi.



Androidtv



Il 2016 è stato un anno variegato per il mondo dell'intrattenimento domestico: con l'arrivo delle piattaforme pensate per il grande schermo, nuovi (e vecchi) servizi si sono affacciati anche sui nostri televisori. E hanno spopolato (vedi Netflix & company). Sì perché il futuro della TV non saranno le applicazioni, nonostante le profezie di qualcuno, quanto più il minor effort possibile per avere subito a disposizione il contenuto multimediale che stiamo cercando (o che ci viene proposto in base alle nostre ricerche, storico e preferenze).

Così come con gli smart-phone, google punta a dominare anche nel nostro salotto, e l'anno appena trascorso ha visto giungere sul mercato tanti nuovi modelli mossi dalla variante TV del robottino verde o aventi compatibilità con il protocollo Cast. Nel 2017 di modelli ce ne saranno ancor di più grazie agli sforzi di sony, philips, nvidia e tanti altri. E google faciliterà le cose portando su tutti i televisori (e non solo) mossi da Android almeno in versione 6.x il suo assistente digitale capace di dialogare in modalità continua.
Ora le case potranno tornare semplicemente a battagliarsi sui formati e sugli standard da supportare, e noi utenti a pregare che esse siano anche magnanime e aggiornino costantemente e nel tempo i prodotti immessi sul mercato...

Vero philips (qui tutti i miei focus sul 50put6400/12)?



Yi 4K Action Cam



Sempre durante il CES2017, a sorpresa, yi ha annunciato una nuova action cam: la 4k+. Non si tratta di un vero e proprio successore della favolosa yi 4k (qui tutti i miei focus al riguardo), quanto più di una revisione nel SoC (uno dei nuovi ambarella) che permette per la prima volta di portare la registrazione video 4k a 60fps nel mondo delle action cam. Qui potete vedere le specifiche a confronto con anche la hero 5.

Inoltre, il brand cinese ne ha approfittato per mostrare il suo primo drone tricottero capace di volare a 120 km/h per 40 minuti e controllabile tramite apposita applicazione per lo smart-phone.

E a proposito di applicazione: yi continua incessantemente a migliorare e rifinire l'app companion per le sue action cam, introducendo alcune interessanti novità:
  • con l'aggiornamento di fine dicembre è stata aggiunta la possibilità di scattare foto anche con la camera dello smart-phone (sì perché sappiamo che l'app comprende anche un social network e avran voluto aumentare le possibilità di condivisione); è stata aggiunto un menu laterale nella home per muoversi meglio tra le aree in cui è suddivisa l'applicazione; è stata perfezionata l'area club; e sono stati introdotti alcuni filtri per la modalità di editing di immagini
  • con l'aggiornamento di inizio gennaio, invece, sono stati ulteriormente aumentati i filtri per l'editing delle immagini e sono state riviste alcune parti della UI





A quanto pare l'azienda continuerà a spingere sull'editing delle immagini dalla sua applicazione (con possibili filtri alla Prisma grazie all'aiuto dell'AI), cercando di diversificare il proprio prodotto (camera + companion app) dalla concorrenza costantemente in aumento, e soprattutto non relegandosi a semplice ruolo di cinesone che sforna il device con la lista di specifiche più lunga.

Ben fatto yi... ben fatto!



Raspberry Pi


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E concludiamo la lunghissima puntata odierna con un po' di sano e divertente smanettamento!

Se avete visto il video che ho pubblicato sul mio canale YouTube relativo al display touchscreen di kuman da 3.5" per il raspberry pi 3 (qui tutti i miei focus al riguardo) saprete che sto pensando di creare una nuova serie di video dedicati proprio al DIY.

Ma non vi anticipo nulla per ora e vi riporto il video suddetto nel qual caso ve lo foste perso:


Tornando in tema smanettamento, prima di lasciarvi ad una sfilza luuunghissima di idee, progetti e follie da realizzare con il piccolo microcomputer, vi dico che ora è possibile creare il proprio remix di Raspbian con P.I.X.E.L., che è uscito openELEC 7.0, che c'è un nuovo strumento facilissimo da utilizzare per creare microSD avviabili anche sul pi (etcher), e che renault sta per lanciare una piattaforma per autovetture open-source chiamata POM (annunciata durante il CES) che sembrerebbe utilizzare uno o più raspberry pi.

Ma ora buon divertimento:

A volte alcuni progetti per raspberry pi richiedono l'abilità nel saldare, e qui trovate alcune utili informazioni in merito e qui come utilizzare un multimetro.

Il 2016 è stato un anno fantastico per il DIY e per raspberry pi: che il 2017 possa essere ancora migliore!


Ed è tutto per oggi.
Ciao!