2 aprile 2015

bq "aquaris e4.5 ubuntu edition" primo avvio e configurazioni


Ed eccoci giunti al secondo appuntamento con il nuovo giocattolino al momento sotto la mia lente di ingrandimento!

Dopo averne visto l'unboxing e le caratteristiche tecniche, oggi è giunto il momento di avviarlo per la prima volta per vedere come si muove, così da avere anche una panoramica delle applicazioni e funzionalità che offre.

Questa volta direi di partire direttamente dal luuungo video che ho girato al riguardo per rendervi subito partecipi dell'esperienza d'uso del terminale:



Il dispositivo ricade nella fascia medio / medio bassa del mercato, ma nonostante ciò riesce a muovere Ubuntu Touch senza particolari intoppi. Quello che ho notato fin da subito, però, è che -tralasciando i bug o le mancanze dovute al fatto di montare la prima versione dell'OS (e ci tornerò poi)- i tempi di attesa nell'avvio delle app sono spesso lunghi.

Non credo che questi siano dovuti all'hardware che muove il telefono, visto che, nell'utilizzo, l'interfaccia è sempre molto fluida e la maggior parte delle operazioni vengono eseguite senza problemi. Anche i pochi giochini presenti.
Ho l'impressione, invece, che le latenze siano imputabili ad una mancanza di pre-caricamento delle librerie QT, o parte dello stack richiesto per l'esecuzione di questo framework utilizzato per applicazioni e UI di sistema. Lo stesso problema affliggeva in qualche modo anche Sailfish OS, che sfrutta la stessa libreria; ma in esso tutto è stato risolto proprio grazie ad un pre-load iniziale del framework... Indagherò maggiormente in tal senso e vi aggiornerò!


In soldoni, comunque, quello che può dar fastidio nell'uso di tutti i giorni è come -a volte- ci siano dei rallentamenti nelle operazioni. Ad esempio: accedere alle impostazioni richiede qualche secondo di troppo, oppure avviare il browser o anche solo l'eliminazione di un SMS o lo switch di qualche opzione tende a freezare momentaneamente l'app in uso.
Cose che dovranno essere assolutamente migliorate con i prossimi aggiornamenti.

os version ed update per le app preinstallate

A proposito di aggiornamenti: ne ho già ricevuto uno che ha portato il dispositivo alla versione v20, sempre basata su Ubuntu 14.10.

Ubuntu, almeno lato desktop, ha rilasci cadenzati ogni 6 mesi, mentre lato mobile si sta seguendo un approccio differente: approccio "agile" e rilasci ogni 4-5 settimane sotto forma di OTA. Ma la cosa più bella di tutte è che gli update sono rilasciati direttamente da canonical!
Ma ci sarà tempo per parlare di questo...



Tornando all'aquaris e al funzionamento di Ubuntu for Phone, appena avviato veniamo accolti da un tutorial che ci spiega come controllare l'interfaccia. Ora, non voglio entrare troppo nel dettaglio di come funzioni il sistema perché, come ho fatto per Sailfish OS e per Firefox OS, anche per Ubuntu ho in programma un focus dettagliato.


Ad ogni modo, come dicevo l'interfaccia funziona a gesti: non abbiamo tasti per tornare indietro oppure alla home, e neanche per accedere al multi-tasking o nei menu secondari. Tutto deve essere gestito con swipe dai bordi, un po' come accade in Sailfish OS o in BlackBerry OS 10.

gestures: (1) lunga dal basso, (2) lunga da destra, (3) lunga da sinistra

La differenza principale, qui, è che ogni bordo ha una doppia funzione (o più):
  • il lato superiore ci permette di accedere ad una tendina, in stile Android, che però è suddivisa in tante aree: a seconda di dove faremo scorrere il dito potremo accedere velocemente ad una funzione piuttosto che ad un'altra;
  • il lato sinistro ci permette di mostrare velocemente la barra con le app preferite e quelle in esecuzione (il launcher), oppure facendo uno swipe più lungo di mettere in background l'applicazione correntemente in uso;
  • il lato destro, al contrario, è dedicato al multi-tasking: uno swipe breve ci farà passare velocemente tra due app in esecuzione, mentre uno swipe più lungo ci mostrerà le anteprime in 3D di tutte quelle attive;
  • infine, il lato inferiore è legato all'app in uso: se l'applicazione a schermo presenta una azione principale (ad esempio creare un nuovo SMS nella messaggistica), facendo uno swipe lungo verrà aperta la schermata che ci permetterà di completare quell'azione. Lo swipe breve ha lo scopo di far capire che cosa stiamo per fare, ma è completamente demandato allo sviluppatore il suo utilizzo, tant'è che per ora non mi sembra sia mai stato sfruttato.



Gli altri dettagli sul funzionamento dell'interfaccia li rimando a successivi focus. Quello su cui voglio concentrarmi ora è la presenza/assenza di applicazioni e funzioni nel sistema.

alcune apps preinstallate e Ubuntu Store

Siamo davanti ad una prima versione dell'OS destinata al pubblico: non si "gioca più" con le ROM per dispositivi Android. Per questo motivo il sistema deve funzionare e deve dare all'utente per lo meno le funzionalità base.

E visto che questo è un sistema operativo nuovo, uno dei primi problemi che possono incorrere è la difficoltà nel trovare applicazioni o strumenti che estendano il minimo set fornito.
Attirare gli sviluppatori su una piattaforma sconosciuta e poco diffusa è un problema non da poco: ne sanno qualcosa microsoft e blackberry che, nonostante il peso dei loro brand, fanno fatica a portare acqua ai propri mulini.

Per questo motivo si è pensato ad un escamotage per "aggirare" il problema.
Se jolla con il suo Sailfish OS e blackberry nel suo OS 10 (e forse microsoft dalle prossime versioni di Windows Phone) hanno pensato di supportare le app create per Android all'interno dei propri sistemi -con ovviamente tutti i problemi di incompatibilità lato UI/UX e funzionamento-, in canonical ci si è mossi in tutt'altra direzione.

Scopes, la parola magica: le applicazioni tramutano in grandi contenitori di informazioni.
Con pochi passi è possibile realizzare delle schermate che l'utente può abilitare all'interno dell'interfaccia, senza la necessità per gli sviluppatori di andare a creare delle vere e proprie app.

Ubuntu Touch, un po' come Firefox OS, supporta nativamente l'HTML5, che in questo caso può essere sfruttato per realizzare rapidamente aggregatori di dati recuperati dalla rete o anche dal telefono stesso.
Si spera che in molti colgano l'occasione per aiutare a colmare, almeno in parte, il gap di cui soffre al momento Ubuntu rispetto agli OS più diffusi.


calcolatrice, orologio, telefono

foto/video camera con opzioni

app contatti, creazione nuovo contatto e ricerca globale

galleria e creazione album di immagini, browser

nuovo messaggio, tendina notifiche e barra laterale con preferiti

messaggi di notifica con azioni, messaggi popup, menu di condivisione


L'aquaris ha in esclusiva due scopes: today e nearby -che troviamo preinstallati insieme a tanto altro bloatware purtroppo- i quali ci permettono di avere velocemente un panoramica sulle nostre attività quotidiane e su ciò che c'è di interessante nei dintorni.
Ed essi sono due esempi di come in "poco spazio" sia possibile aggregare informazioni da tante sorgenti: calendario, messaggi, telefono, meteo, twitter e alcune testate giornalistiche per today; yelp, wikipedia ed altri per nearby.

scopes: NearBy e Today

Ma a parte gli scopes, come abbiamo visto ci sono anche le applicazioni native (scritte in QT/QML): telefono, messaggi, contatti, fotocamera, galleria, browser web, orologio e altre utility.
Quello che stranamente manca è una applicazione per gestire la posta elettronica (?!), anche se sullo store di Ubuntu è possibile scaricare client di terze parti.


impostazioni di sistema, gestione batteria, info

Il sistema operativo è chiaramente ancora acerbo, e lo si capisce anche dalle poche opzioni (a volte organizzate in modo poco omogeneo) disponibili all'interno delle impostazioni di sistema.
Manca ad esempio il tethering USB od una gestione più completa dei consumi energetici. Ma c'è tempo affinché esse vengano implementate.

Anche la lock-screen secondo me non è molto sfruttata: a parte l'indicazione della data ed ora corrente, troviamo solamente un cerchio che ci mostra alcune statistiche sull'uso quotidiano del telefono (immagine in apertura articolo).
Le notifiche vengono visualizzate con dei messaggi popup e ne rimane traccia nella tendina in alto, segnalati dal colore dell'icona dedicata.
Magari in futuro potrebbe tornare comodo mostrare le stesse notifiche anche nel blocco schermo.



La cosa più interessante di tutte rimane comunque il fatto che stiamo parlando di Ubuntu, di una distribuzione linux vera e propria, e non di una versione ridotta o limitata di un OS come possono essere Android, Firefox OS, iOS, BlackBerry OS 10, Windows Phone, etc...

Insomma, esattamente come in Salfish OS, potremmo mettere mano -se sappiamo farlo- a gran parte dell'OS: lo smanettamento è consentito!


Bene!
Evito di dilungarmi ancora, anche perché ci sarà tempo per soffermarsi sull'OS.

Nei prossimi giorni metterò sotto torchio il dispositivo e presto pubblicherò il terzo focus che sarà incentrato sulle peculiarità dell'aquaris (soprattutto il lato multimediale) e sulle prestazioni/sensazioni d'uso generali.


A presto quindi.
Ciao!