27 maggio 2015

Se non ci metterà troppo, l’aspetterò tutta la vita (cit.)


Ciao ragazzi!

Dopo aver spaziato nelle ultime settimane su tematiche legate al mondo della tecnologia che ci circonda (open-source vs PaaS, droni vs realtà aumentata/virtuale, e phablets vs UI/UX negli OS mobili), oggi è il momento di tornare a guardare nell'orticello dei prodotti presenti sotto la mia lente di ingrandimento.

Benvenuti, perciò, ad una nuova puntata after the buzz (qui la precedente)!

Nell'ultimo mese non ci sono stati grossi sconvolgimenti ma, praticamente per ogni dispositivo finora analizzato, i rispettivi produttori hanno svelato le carte su quelli che saranno i futuri piani evolutivi.



Jolla, ad esempio, dopo aver rilasciato l'update #12 #13 di Sailfish OS (recensione) a tutti gli utenti (io l'ho provato qui) del suo smart-phone (recensione / dopo 6 mesi), ha ribadito quella che sarà la road-map delle prossime release: tante nuove funzioni rivolte principalmente a confluire nel ramo 2.x che sarà il cuore del tablet ormai in dirittura di arrivo.

Se jolla ha quindi un pochino rallentato la lunga marcia dei corposi aggiornamenti fin qui intrapresa, preparandosi però alla tempesta dei prossimi mesi, il mondo che ruota attorno alla piccola start-up finlandese non è certo rimasto con le mani in mano.

Tanto per cominciare la community italiana (sempre molto attiva sui social network) sta da qualche giorno pubblicando dei piccoli how-to per spiegare agli utenti meno esperti come svolgere alcune funzioni base (ad es. qui, quo, qua e :-P).

Ma è ovviamente dagli smanettoni e sviluppatori indipendenti che arrivano patch, hacks e porting dell'OS sempre freschi:

Non solo nomi "meno famosi" comunque: Photofunia, ve lo avevo anticipato, ha finalmente pubblicato sullo store di jolla il client ufficiale per il suo servizio di editing di immagini, con il quale si possono ottenere simpatici effetti sui nostri scatti.



Jolla è sicuramente una realtà molto particolare: un gruppo ristretto di persone che credono fermamente in quello che fanno e che stanno riuscendo a ritagliarsi una propria fetta di mercato.

Non è strano, perciò, venire a sapere che Sailfish OS (assieme ad altri sistemi operativi più o meno indipendenti, come Tizen) saranno finanziati e seguiti anche dal governo russo, il quale vuole una alternativa al dominio americano nel campo dei sistemi operativi mobili.

Staremo a vedere che ne uscirà fuori.
Jolla è stata chiara: nessun fork o separazione dal ramo principale. Il core è uno, quello che potranno variare saranno i contenuti dedicati ai rispettivi mercati.


Altra start-up che si sta preparando alla tempesta che verrà è pebble!


Nonostante le vociferate turbolenze interne, pebble ha iniziato le spedizioni dei suoi nuovi smart-watch: il Pebble Time ed il Pebble Time Steel.

Visto che non ho intenzione di acquistare nessuno di questi prodotti -il mio pebble steel (il mio resoconto finale dopo un anno d'uso) funziona egregiamente e fa tutto ciò che mi occorre al momento-, vi starete chiedendo per quale motivo io sia così interessato ai nuovi giocattolini... !?

Non si tratta solo di hardware, baby!
Ebbene sì: l'aspetto più interessante della nuova serie sarà l'evoluzione software, il Pebble OS 3.

Ve ne avevo già parlato in un vecchio articolo -quindi non mi ripeterò-, ma finalmente stanno venendo fuori interessanti dettagli. Anche perché, ormai, il software deve essere pronto!

La Timeline è il cuore del nuovo update, e dato che -in qualche modo- giungerà anche sui primi due dispositivi in commercio (il classic e lo steel), sono davvero curioso di capire come e cosa arriverà.

Purtroppo le nuove fantastiche smart-strap (o anche lo strambo accessorio Aria) saranno -per ovvi motivi- una esclusiva dei nuovi modelli, ma per il momento le novità software preannunciate sono più che gradite!



Il futuro di pebble è quello più difficile da prevedere considerando che le due piattaforme ufficialmente supportate, Android ed iOS, spingeranno per dare spazio ai rispettivi ecosistemi (con Androidwear ed AppleWatch).
E nonostante il supporto a piattaforme non toccate dai concorrenti (come abbiamo visto jolla, ma anche WindowsPhone 8.1) -grazie al lavoro della community- pebble ha ed avrà sempre la necessità che i sistemi operativi più diffusi rimangano aperti.

E noi rimaniamo con gli occhi puntati sul grande lavoro che i ragazzi della start-up stan facendo!



Non solo di jolla e pebble si rimane in attesa di succose novità... Anche motorola si sta facendo attendere per l'update ad Android 5.1.

Dopo aver visto l'ottimo risultato ottenuto sul moto g (il mio resoconto finale dopo un anno di uso) con Lollipop (che, però, come vi avevo mostrato, necessita ancora di qualche affinamento), l'azienda dalla m alata ha iniziato il rilascio di un nuovo firmware che porta all'ultimissima release del robottino verde, ma solo per alcuni dei suoi smart-phone.

Il moto g ancora non è stato graziato, anche se ovviamente l'update arriverà prima o poi...

Nel frattempo, comunque, motorola ha anche provveduto ad aggiornare il software della fotocamera, questa volta per tutti i suoi dispositivi, aggiungendo la possibilità di controllare manualmente il livello di luminosità. Segno che l'azienda non si è assolutamente dimenticata delle proprie apps, che continua ad aggiornare regolarmente con nuove features.



Ma anche il piccolo dongle multimediale di google, il chromecast (il mio resoconto finale dopo un anno di uso), ha ricevuto gli update alle relative applicazioni per Android ed iOS, ed il supporto di tante nuove apps, tra cui:
  • Play Music ne migliorerà l'integrazione con la versione 5.9
  • YouTube ha portato il tasto per il cast nella barra delle azioni
  • HTC Zoe lo utilizzerà per riprodurre sul grande schermo foto e video
  • CBS permetterà la replica dei vecchi shows
  • Sainsbury Entertainment, HGTV, Fox Now, FXNOW e Pluto TV (ma anche Haystack TV) si sono aggiunti alla sterminata offerta di canali digitali disponibili sulla piattaforma
  • e la Music app di Sony permetterà di riprodurre la musica sul nostro televisore

Intanto il chromecast è sbarcato anche in Malesia e la diretta concorrenza continua a provarle tutte per contrastarne l'incredibile successo: amazon ha ridotto il costo della sua fire stick e roku ha rilasciato il suo box anche in UK con alcune interessanti novità software.

In Italia quest'estate arriverà il box di Sky, l'online TV box, che non è altro che un roku rimarchiato Sky con la possibilità di acquistare pacchetti di nostro interesse.
Continuo a non capire come mai Sky si rifiuti di creare una app dedicata per il chromecast, ma avranno i loro buoni motivi...

Nel frattempo per chi fosse alla ricerca di qualche trucco, app o suggerimento particolare per il chromecast, potrà trovare interessanti i seguenti articoli: questo, questo e quest'altro ;-)



Piccola nota per quanto riguarda l'update dei client per le due piattaforme compatibili con il chromecast: le novità principali sono la possibilità di vedere le informazioni relative agli ultimi 5 sfondi backdrop ed alcune modifiche grafiche al layout.

Niente di sconvolgente, insomma, ma le nostre orecchie rimarranno puntate al Google I/O 2015 (28 e 29 maggio) per scoprire se ci saranno evoluzioni per la piattaforma Cast di google.



Lo stesso 28 maggio ed il prossimo 1 giugno si terranno altri due eventi, questa volta dedicati alla terza start-up che sto seguendo fin dalla sua nascita: oneplus.

Ma andiamo con ordine.

In Cina i servizi di google non sono molto diffusi, per questo motivo le aziende locali sono solite installare versioni personalizzate di Android senza il pacchetto delle Google Apps e con servizi ad esse alternativi.

Anche oneplus non è stata finora da meno: quando uscì il one (recensione) ne furono presentate due varianti, quella internazionale con CyanogenOS e quella locale con ColorOS (il firmware custom preso in prestito da Oppo).

Vista la separazione avvenuta tra cyanogen.inc e oneplus, e nonostante il supporto continuerà ad esserci per ancora diversi mesi, la start-up cinese ha deciso di creare e pubblicare un proprio firmware, OxygenOS, che andrà a sostituire quello che oggi è presente sull'unico smart-phone dell'azienda.
Il 28 maggio, però, sarà presentato anche HydrogenOS, la versione dello stesso firmware dedicata al solo mercato cinese.

Il secondo appuntamento, quello del 1 giugno, sembra decisamente più interessante: l'enigmatico invito suggerisce che sia arrivato il tempo di cambiare. E probabilmente si fa riferimento al tanto chiacchierato e discusso successore del phablet presentato ormai più di un anno fa.

Intanto il vecchio modello ha subito un piccolo taglio di prezzo, per lo meno in Cina, ed il power-bank dell'azienda è disponibile all'acquisto anche in India.



Tornando alla questione firmware, come detto cyanogen sta continuando a supportare il one, e dopo aver rilasciato la versione 12 della CyanogenOS su base Lollipop 5.0.2 (qui le factory image), si è cominciato a lavorare all'update per la 12.1 (su base Lollipop 5.1).

La CyanogenOS 12 ha richiesto davvero tanto lavoro prima di essere pronta per il rilascio finale, a causa della necessaria riscrittura completa di tantissime componenti che non venivano toccate da tempo immemore...

Ad ogni modo, nelle nightly della 12.1 è stato riproposto per l'ennesima volta un bug fix per i problemi al touch-screen di cui il one ha da sempre sofferto. Purtroppo la soluzione pensata creava un consumo di batteria non indifferente ed è stata prontamente rimossa, ma sembra che grazie all'aiuto di Synaptics si voglia definitivamente andare a chiudere il problema.

La cosa che ha reso il one uno tra i più famosi terminali dell'ultimo anno è stata sicuramente l'apertura al modding, grazie soprattutto alla presenza della CyanogenOS fin dalla sua nascita.

Ora che le due realtà si sono ufficialmente separate è tempo per Kondik e soci di puntare ad altro, ed infatti il lavoro del gruppo è tutto rivolto alla creazione di un SDK per l'estensione delle funzionalità presenti (come quella dei Temi o della gestione dell'Audio) grazie anche al lavoro di sviluppatori di terze parti.

Riuscirà cyanogen.inc a trovare la sua strada? Ma, soprattutto, riuscirà oneplus a rimanere rilevante nel sovraffollato mondo del robottino verde ora che non è più "pappa e ciccia" con l'OS nato attorno alla MOD più famosa di tutti i tempi?

Mmmm...



Se jolla, pebble, motorola, google e oneplus sono fonte di interesse ed attesa di novità per i prossimi mesi (o, volendo, giorni), rimangono da smarcare gli ultimi due nomi che lo saranno di più -si spera- negli anni a venire.

Mozilla con il suo Firefox OS (recensione) e Canonical con la convergenza per il suo Ubuntu (recensione).


L'ente no-profit americano continua la sua lenta ascesa in mercati emergenti, con lo sbarco in Africa: Marocco, Senegal ed anche in Madagascar, grazie all'operatore Klif e ad Alcatel con il nuovo OneTouch.

Inoltre, l'OS della volpetta rossa infuocata è ufficialmente in arrivo per la prima volta su TV: Panasonic ha lanciato i primi televisori al mondo con tale OS, e qui e qua potete trovare delle anteprime su come funzionerà l'interfaccia studiata appositamente per il grande schermo.



Firefox OS continua così l'espansione in nuovi mercati e nuovi formati, ed inoltre dovrebbero essere disponibili nuovi batch del flame (recensione), il device ufficiale per lo sviluppo. E a proposito di sviluppo e sviluppatori, a qualcuno potrebbe interessare l'iniziativa annunciata da mozilla per la promozione gratuita tramite Tappx.

La diffusione dell'OS in nuovi mercati è sicuramente una notizia positiva per l'evoluzione della piattaforma, ma mozilla ha notato che la concorrenza sempre più forte di Android con il progetto Androidone e l'abbassamento dei costi di produzione dei dispositivi in generale, stanno rallentando la crescita del proprio ecosistema. In questo articolo un'interessante analisi dello stato dell'arte.

Al MWC2014 l'ente annunciava, inoltre, il desiderio di creare uno smart-phone da 25$.

Quel progetto è stato abbandonato: affidarsi al solo taglio dei costi non porterebbe a risultati sufficienti da tenere in piedi il progetto stesso, e per il futuro si prevede il focus sulla qualità e sulla possibilità di portare il supporto alle (o solo ad alcune) applicazioni Android.

Come andrà a finire?
A questo punto diventa difficile fare pronostici: il market share è già decisamente basso e non è detto che spostare l'attenzione verso dispositivi qualitativamente migliori -quindi più costosi- possa spingere le persone a scegliere la soluzione di mozilla rispetto alle più blasonate già presenti sul mercato.



Pensieri completamente differenti occupano le menti dei ragazzi di Canonical che, dopo il lancio in Europa del bq aquaris e4.5 in versione ubuntu (recensione), hanno salutato con favore l'arrivo sul mercato cinese della variante dedicata del meizu mx4.

Anche questo dispositivo è pensato per gli sviluppatori, del resto la piattaforma -lo abbiamo visto- non è ancora matura. Ma Shuttleworth è confidente: Ubuntu avrà il suo spazio nel mondo mobile. E tale versione sarà utile anche per portare in anteprima molte delle novità che arriveranno sul desktop, IoT, etc.
In attesa della futura convergenza totale.

E mentre si aspettano possibili nuovi device, è interessante vedere come la community di ubuntu abbia risposto con interesse al neonato progetto: pian pianino stanno cominciando ad arrivare i primi esperimenti ed interessanti guide per chi vuole smanettare più a fondo.



Insomma, qui siamo in attesa di news da tutti i fronti...
Speriamo di averne a breve durante i vari appuntamenti programmati nelle giornate da qui all'inizio dell'estate, che non mancherò di analizzare!

Perciò a risentirci presto :)