Ciao ragazzi!
Eh sì: sono passati 12 mesi anche dalla mia recensione della yi 4k (qui la pagina a lei dedicata), l'action cam del brand cinese -controllato da xiaomi- che ha/sta provato/ando a rivoluzionare il mondo delle camere d'azione, portando qualità e funzioni a prezzi abbordabili.
Oggi andiamo perciò a ripercorrere le tappe fondamentali dell'ultimo anno passato in compagnia della piccoletta, con anche qualche considerazione sull'operato di yi.
14 settembre 2016: unboxing, caratteristiche e panoramica
Era da un bel po' di tempo che guardavo incuriosito il fenomeno delle piccole videocamere "sportive", tenendo a debita distanza la mia curiosità visto il prezzo eccessivo richiesto dai vari produttori. Poi però si è affacciato un nuovo player sul mercato: yi.
L'azienda cinese xiaoyi technology (yi) era arrivata da poco tempo producendo camere, dashcam, webcam ed altri dispositivi per la videosorveglianza. Il brand, in partnership con la ben più famosa xiaomi, nel corso del 2015 si era lanciato nel mondo delle action cam costruendo un primo modello, la yi camera, proposto ad un prezzo estremamente competitivo (meno di 100€). Quel modello fu un successo clamoroso sia in Cina che in Europa (tramite import) poiché ad un prezzo "irrisorio" -e condividendo design e misure con le più blasonate hero di gopro- aveva permesso a tantissime persone di avvicinarsi al mondo delle action cam, altrimenti di nicchia.
A maggio 2016 yi annunciava un nuovo dispositivo, questa volta di fascia superiore, che aggiungeva la registrazione 4K ed integrava un display touch. La yi 4k action cam, il suo nome, non andava a sostituire la yi camera, ma vi ci si affiancava per dare ancora più scelta all'utente rimanendo comunque in una fascia di prezzo decisamente interessante.
Ci sono voluti un po' di mesi per yi per sbarcare ufficialmente anche in Europa, ma finalmente verso la fine dell'estate i prodotti del brand sono stati resi disponibili (anche non import) ed io ne ho subito approfittato per procurarmene uno!
Optai per il kit: esso comprendeva non solo l'action cam ma anche un bastone per sorreggerla ed il telecomando wireless che facilitava lo scatto di foto e video da remoto. In aggiunta al kit ufficiale, feci in modo di procurarmene anche uno non ufficiale che comprendeva tutta una serie di accessori per l'utilizzo della camera in diverse condizioni (sott'acqua, in auto, in moto, in bici o per montarla pressoché ovunque) più due batterie di scorta.
Per saperne di più rimando al focus (+ video) approfondito che pubblicai e nel quale approfittai anche per fare una panoramica hardware (caratteristiche tecniche e peculiarità) e soprattutto software (sistema operativo, modalità di scatto/cattura supportate, funzioni) del dispositivo. Nello stesso focus mi concentrai anche sulle applicazioni companion che l'azienda offriva per dispositivi Android/iOS le quali permettevano di controllare la cam da remoto e che, nel corso del tempo, sarebbero diventate uno dei punti di differenziazione del prodotto rispetto alla concorrenza.
27 settembre 2016: recensione - ready to action!
Passate un paio di settimane ero pronto a dirvi la mia sulla yi 4k: da un lato l'action cam disponeva di un'ottima accoppiata lenti + sensore (Sony IMX377, 1/2.3", CMOS con Exmor R) che permetteva di catturare fantastici video (dal 4K a 30 fps in giù) e discrete foto (12 megapixel); dall'altro un processore (Ambarella A9SE, dual-core a 800 MHz ARM Cortex-A9) davvero performante. Il display touch posteriore era una "svolta" perché non solo permetteva di configurare la cam al volo, ma soprattutto consentiva di vedere cosa si stesse riprendendo.
Per maggiori dettagli rimando al focus (+ video) dedicato che pubblicai qui sul blog in cui vi riportavo le mie considerazioni sulla bontà dell'hardware (lenti, processore, display, costruzione, microfoni, autonomia, etc...), le peculiarità software (modalità di cattura video e scatto foto, risultati ottenuti, demo, e così via), gli accessori e la concorrenza.
Il mio giudizio fu:
Per come la vedo io, considerando il prezzo, considerando le funzioni offerte, la possibilità di interfacciarsi agli accessori gopro (tramite adattatore) e considerando le prestazioni generali, questa yi 4K è probabilmente -al momento- la miglior action cam 4K in circolazione.Se dovessi dare un giudizio numerico per valutare l'ottimo lavoro svolto da yi e xiaomi, per me sarebbe un 9.
Eh sì perché ad un prezzo pressoché dimezzato rispetto ai principali competitor, la yi 4k action camera offriva di più e con risultati paragonabili.
ottobre - dicembre 2016: espansione sul mercato
A quel punto yi iniziava ad allargare le proprie mire e provava ad attaccare anche il mercato mirrorless. Ma in tutto questo io mi accorsi che l'azienda aveva rilasciato un bel po' di nuovi firmware per la sua action cam di punta, quindi dovevo recuperare! Inoltre l'azienda aveva iniziato a stravolgere la companion app, cominciando un percorso di aggiunta di nuove funzioni ancora oggi ampiamente attivo.
Comunque sia, aggiornai l'action cam all'ultimo firmware disponibile e la ritestai sul campo: pubblicai un video sul mio canale YouTube con l'analisi di tutte le novità introdotte dai firmware 1.1.0, 1.2.0, 1.2.3. e 1.3.3, e ne approfittai per portarvi nuovi demo.
Tra le novità più importanti c'era la modalità Live (usare l'action cam per andare direttamente in live streaming su YouTube e altri social), l'arrivo dei 60 fps anche nella registrazione in 2.7K con tanto di stabilizzazione digitale (!), e molto altro. Ovviamente rimando al focus per maggiori informazioni in merito.
A fine anno yi sbarcava in USA con tanto di store online ufficiale e portando (almeno in quel mercato) anche un gimbal davvero interessante, ma non acquistabile separatamente dalla camera...
gennaio - marzo 2017: yi 4k+, droni e bug fixes
Ad inizio del nuovo anno yi lanciava la bomba: il brand cinese approfittava del CES di Las Vegas per mostrare al mondo l'evoluzione della yi 4k, la 4k+, il primo modello al mondo a portare i 60 fps in 4K nel mondo delle action cam. Assieme alla nuova camera veniva mostrato il primo drone tricottero, veniva annunciato il gimbal anche per l'Europa, e veniva nuovamente aggiornata l'app companion per smartphone e tablet con l'introduzione dell'AI.
In pratica ora l'app non era più soltanto un tool per controllare da remoto le camere dell'azienda e per postare i nostri scatti sul social network di yi (o sugli altri social): ora si potevano editare foto e video e, grazie all'ausilio di algoritmi sul cloud, sull'app sbarcavano tutta una serie di filtri "a-la Prisma".
La companion app stava tramutando da semplice applicazione di supporto a centro nevralgico di post-produzione, e stava diventando uno dei principali punti di differenziazione con la concorrenza (soprattutto quella cinese, più agguerrita che mai). Infatti, se lato hardware il fronte indocinese aveva recuperato se non superato i big del settore (gopro, sony, etc...), lato software il divario era ancora ampio, ma xiaoyi con la sua companion app stava avvicinandosi sempre più offrendo, anzi, un'esperienza unica.
aprile 2017: 6 mesi di yi 4k
Erano passati ormai 6 mesi dalla mia recensione ed un nuovo firmware era pronto all'installazione: la versione 1.4.0 probabilmente quella più problematica mai rilasciata, tant'è che nel giro di una settimana veniva rimossa. Proprio in quei giorni decisi di fare il punto della situazione con un focus sul mio canale YouTube in cui andavo ad analizzare in dettaglio le ultime novità introdotte lato camera e lato companion app.
E dopo 6 mesi valeva ancora la pena acquistarla: nonostante l'arrivo imminente della 4k+, la yi 4k costava ora meno (con sconti stabili di 100-150€ rispetto al lancio) e, comunque, rimaneva una delle migliori action cam in circolazione.
maggio - settembre 2017: una valanga di nuovi firmware
Commercializzata la yi 4k+, l'azienda tornava a spingere sull'acceleratore: dapprima stringeva accordi con google per la costruzione della nuova yi halo, un mostro capace di catturare filmati 3D a 360° in 8K x 8K @ 30fps e 5K x 5K @ 60fps! Il dispositivo avrebbe sostituito il precedente modello realizzato in collaborazione con gopro per il progetto JuMP! di BigG. Inoltre veniva annunciato un modello per il mercato consumer, la yi 360 VR, pensata per la cattura di filmati a 360°.
Tornando alla yi 4k, xiaoyi portava nuove feature sulla companion app stravolgendone nuovamente la UI, e rilasciava i due nuovi firmware 1.4.14 e 1.4.23. I due upgrade andavano a sostituire lo sfortunato 1.4.0 e introducevano (oltre ad una marea di nuove funzionalità) una nuova gestione delle microSD. Questa rinnovata modalità stava causando un bel po' di grattacapi per yi che, con i successivi firmware 1.5.1 e 1.5.6, provava a risolvere.
Nelle settimane successive, in concomitanza con il rilascio della versione 1.6.1, pubblicai un nuovo focus in cui andavo ad analizzare tutte le novità introdotte dagli ultimi firmware (1.4.14 - 1.6.1), le ultime introduzioni sulla companion app e ne approfittavo per mostrarvi nuovi demo.
Tra i cambiamenti più importanti va sicuramente ricordata l'introduzione del formato RAW per le foto, l'arrivo del multilingua, l'anteprima su schermo degli scatti appena catturati, ed una valanga di bug fixes.
Ma il lavoro non era certo ultimato: nel giro di un mese yi rilasciava altri due firmware (l'1.6.10 e l'1.7.8) continuando il lavoro di ottimizzazione generale e di fix ai problemi con le microSD, introducendo nuove lingue ed una marea di opzioni secondarie per le modalità di scatto e cattura video.
E se io mi portavo la cam in vacanza, se ve lo foste perso eccovi un demo time-lapse registrato a Varsavia con la piccoletta:
xiaoyi (non ancora soddisfatta) preparava altri due aggiornamenti: con le versioni 1.7.17 e 1.8.9 il brand cinese aggiungeva il supporto alla lingua Italiana (era ora), ottimizzava il sistema in lungo e in largo e continuava la sua missione di risoluzione dei problemi legati alle microSD.
E non è tutto perché era giunta l'ora di immettere sul mercato un nuovo dispositivo: la rinnovata yi lite, il vero successore della yi camera lanciata nell'ormai lontano 2015.
ottobre 2017: l'azione continua!
Ad ottobre 2017 xiaoyi ha sul mercato oltre alle due vecchie action cam (yi camera e yi 4k camera) altre due nuove action cam (yi 4k+ e yi lite) con diversi accessori (tra cui il gimbal), una mirrorless (yi m1), un drone (erida), una dash cam ed una serie di camere di sicurezza per la casa, una camera per la cattura di video e foto 360° (360 vr) ed una macchina professionale per la realtà aumentata/virtuale (halo).
Ognuno dei prodotti riportati (sia quelli più vecchi sia ovviamente quelli nuovi) attualmente viene seguito con nuovi firmware e con applicazioni companion che permettono di ampliarne le funzionalità: davvero un plauso al brand per la capacità di tenere sotto controllo la propria offerta al completo.
Nel seguente video che ho pubblicato sul mio canale YouTube trovate l'analisi di tutte le novità introdotte con gli ultimi firmware rilasciati (1.6.10 - 1.8.9) e le mie considerazioni finali sul dispositivo:
Dopo un anno di uso sono decisamente soddisfatto del prodotto, nonostante i problemini legati alla rinnovata gestione delle microSD: la mia scheda di memoria continua a dare i numeri (e ne ho provate di varie marche e dimensioni), e la speranza è che presto anche questa problematica venga risolta (non è un caso se l'azienda continui ad offrire il download dei firmware 1.4.x oltre ai successivi, visto che sono gli ultimi con i quali di problemi con le memorie esterne non ce ne sono...).
Probabilmente ad oggi conviene puntare direttamente sui nuovi modelli (la 4k+ per prestazioni sopra le righe o la lite per chi non ha grandi pretese) anche se la yi 4k action cam rimane un valido prodotto in grado di registrare video in Ultra HD con tantissime modalità di scatto e opzioni.
Attenzione, questo non è un addio: continuerò a tenervi aggiornati qui sul blog e sul canale con tutte le novità che l'azienda porterà sulla camera!
A presto quindi!
Ciao =D
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