15 marzo 2019

La conoscenza è avere la risposta giusta. L'intelligenza è avere la domanda giusta (cit.)


¡Hola!

Benvenuti in una nuova puntata afterthebuzz, dopo un mese e mezzo abbondante dall'ultima volta che vi parlavo dei giocattolini che seguo da vicino...

Quello odierno sarà probabilmente l'episodio più importante degli ultimi mesi, per vari motivi: in primis marzo 2019 è stato il mese in cui sul canale YouTube (principale) ho superato i 10.000 iscritti, e di questo non posso far altro che ringraziare voi per il vostro supporto e partecipazione; e poi perché quella di oggi sarà anche l'ultima volta in cui, a meno di accadimenti particolari, vi aggiornerò su Raspberry Pi (Zero) e Nintendo Switch.

Ebbene sì, sono trascorsi i due fatidici anni dalla commercializzazione (e mia recensione) dei suddetti prodotti e, come mia abitudine qui sul blog, passerò la palla ad altro...

...in attesa di scoprire cosa!

Eh sì, perché al momento non ho nuovi device o piattaforme interessanti sottomano su cui concentrare l'attenzione. Come saprete, negli ultimi anni non ho trovato sul mercato nulla di particolarmente interessante che potesse attrarre la mia curiosità, e per questo motivo ho deciso di ampliare e indirizzare (un po') altrove le tipologie di contenuti trattati sul canale YouTube. Già a partire da oggi, infatti, potrete trovare un nuovo video "più personale" rispetto a quelli che sono solito pubblicare.

Il focus in questione è qui di seguito riportato e riguarda il mio utilizzo del computer: ho approfittato dell'arrivo del mio nuovo portatile per rispondere ad alcune domande che da tempo mi avete rivolto e per spiegarvi come gestisco il materiale che poi finisce nei contenuti che pubblico su YouTube, il blog e gli altri canali social. Ovviamente non mancano maggiori informazioni sul sistema operativo che utilizzo, cosa ne penso (dato che me lo avevate espressamente domandato) ed in generale come organizzo il mio lavoro (tra software installato e gestione dei dati):


Nei prossimi giorni ho intenzione di pubblicare altri contenuti simili, trattando altri aspetti della mia "vita tecnologica". Fatemi sapere se siete interessati a questo tipo di approfondimenti!

Un'altra attività che ho avviato nelle ultime settimane è quella di un nuovo progettino DIY: la creazione di un (GAME)PAD in grado di controllare da remoto vari dispositivi esterni. Come per #RoPi, anche #PiPAD è una "scusa" per andare a capire come collegare al ed utilizzare con il Raspberry Pi vari tipi di sensori. Rimando alla pagina dedicata per i link rapidi a tutti gli episodi di questa avventura (e a tutti gli altri esperimenti che porto avanti).

Ovviamente non sono mancati (e non mancheranno in futuro) approfondimenti di varia natura sui sistemi compatibili con i single board computer della fondazione inglese, così come le mie considerazioni sui nuovi giochini acquistati su Switch. Ma per tutti i dettagli continuate pure a leggere l'articolo di oggi...

Non perdiamo altro tempo, perciò, e sotto a chi tocca!



Nintendo Switch



La piccola console ibrida di Nintendo è arrivata sul mercato ad inizio marzo 2017 (qui tutti i miei focus del device), in un periodo tradizionalmente poco battuto per il lancio di nuovo hardware: le feste natalizie erano già belle che passate (il periodo d'oro per vendere al pubblico) e la concorrenza aveva rilasciato la propria offerta anni prima sul mercato (arrivando a controllare la quasi totalità del settore videoludico domestico). Insomma, a circa metà strada tra una generazione e l'altra, la casa giapponese se ne usciva con una proposta completamente fuori dagli schemi (più o meno) che avrebbe dovuto risollevare le entrate, debellate da proposte precedenti (leggasi Wii U) che non erano state in grado di attirare l'interesse dei giocatori.

Nintendo Switch è stata un successo incredibile in questi due anni di vita, la console più venduta in diversi paesi nel corso del 2018, tant'è che ad oggi il suo prezzo di vendita di listino è rimasto intatto (ovvio poi che sia possibile trovarla in offerta in diversi punti vendita, ma di un taglio di prezzo ufficiale ancora non si parla). I dati relativi all'ultimo quadrimestre fiscale, quello che comprende anche il periodo più caldo per le vendite (Natale e dintorni), hanno confermato l'incredibile capacità della console di attrarre pubblico (picchi paragonabili a quelli fatti registrare da Wii in passato), anche se a Kyoto le aspettative erano leggermente superiori: 32 milioni di pezzi venduti in totale (di cui poco meno di 15 milioni tra aprile e dicembre 2018), con una rivalutazione al ribasso (da 20 a 17 milioni) sulle stime di possibili unità piazzate dopo il primo anno.

Attenzione: stiamo parlando di numeri decisamente importanti! Switch ha quasi già raggiunto le vendite totali del Nintendo64 dopo aver superato, tempo addietro, quelle di Wii U e del GameCube. E in tutto ciò è interessante notare come nello scorso anno tali vendite si siano distribuite a livello globale: in Giappone, facendo la media annuale, esse sono equivalse a quelle del 2017 (facendo comunque restare Switch per 12 mesi consecutivi la console più venduta su base mensile); in USA c'è stato un incremento durante il periodo tra il Black Friday ed il Natale che ha fatto recuperare un po' rispetto ai cali fisiologici avuti nei mesi precedenti (e comunque in quei lidi, Switch è stata l'unica console con crescita costante anno su anno); in Europa c'è stato invece un vero boom con vendite in aumento durante tutto il corso dell'anno. Infine l'Asia sarà terrà da colonizzare negli anni a venire.

Ovviamente l'azienda giapponese non è solo hardware, gran parte dei profitti arrivano dalle IP e dalla vendita di videogiochi. Ed il 2018 è stato un grandissimo anno in tal senso: i dati americani mostrano che, nella top 10 dei giochi più venduti nel solo periodo natalizio, le ultime entry delle serie Smash Bros., Mario Kart, Super Mario, Zelda e Pokémon hanno letteralmente sbancato, infrangendo record su record (sempre rimanendo in casa Nintendo chiaramente).
In generale, Smash Bros. Ultimate ha superato complessivamente i 12 milioni di pezzi (di cui 5 solo negli USA e 300.000 in Giappone nel solo mese di dicembre), così come Odyssey i 13, Zelda i 12 e Pokémon Let's Go i 10. Mario Kart 8 Deluxe è il gioco Switch più venduto di sempre (il secondo di tutti i tempi in USA) con le sue 15+ milioni di copie piazzate (in pratica la metà degli acquirenti della console possiede una copia del gioco)!

Parlando di giochi, al momento su Switch si contano più di 1800 titoli disponibili all'acquisto in digitale su eShop (ed in buona parte anche in versione fisica nei negozi). Le varie esclusive hanno fatto sicuramente da traino alle vendite della console, ed in alcuni mercati, come quello giapponese, le stesse sono risultate essere anche i giochi più venduti in assoluto del 2018, segno che Switch può contare su ottimi titoli. Tra l'altro, sempre più sviluppatori si stanno avvicinando alla piattaforme, non solo quelli indie per i quali la piccola ibrida di Nintendo si sta rivelando essere terra fertilissima.

Per questo motivo non poteva mancare il doppio appuntamento con gli Indie Highlights ed il Direct di febbraio durante i quali la casa ha confermato o svelato alcune delle carte in tavola da qui a fine anno. Personalmente non sono rimasto particolarmente impressionato da quello che ho visto... Vedremo che accadrà.



Com detto quindi sono i giochi che la casa giapponese stessa sviluppa ad essere il vero motore che attira gli utenti e li tiene incollati. E Nintendo lo sa bene. Per questo motivo l'azienda cerca di pubblicare mese dopo mese nuovi (e vecchi) capitoli delle proprie IP.

Ad inizio anno è stato il turno di New Super Mario Bros. U Deluxe, ennesimo porting da Wii U di un titolo che in passato non ha goduto del successo che meritava e che ora si mostra ad un pubblico ben più ampio di quello che ruotava attorno alla vecchia console.

Personalmente non ero molto convinto del gioco, ed infatti non l'ho acquisto al day one. Il problema principale -per me- risiedeva nel prezzo fuori mercato per una conversione praticamente 1:1 di un titolo così vecchio. Poi ho avuto modo di procurarmene una copia e nel video che ho pubblicato sul mio canale trovate le mie considerazioni complete al riguardo. Video che per comodità vi riporto qui:


Rimango convinto che il gioco non valga il prezzo di listino con cui viene venduto, e infatti in molti store è già acquistabile ad un prezzo scontato. Il gioco in sé è un classico capitolo della saga dell'idraulico più famoso al mondo e sicuramente uno dei migliori platform degli ultimi 10 anni, ma il mio consiglio è di acquistarlo ad un prezzo non superiore ai 40€. Comunque trovate tutti i dettagli nel focus a lui dedicato.

Oltre a rilasciare nuovi titoli, comunque, Nintendo tiene costantemente aggiornati tutti gli altri già pubblicati, e in questo mese e mezzo abbondante dalla vecchia puntata afterthebuzz di novità ce ne sono state diverse:

Anche tra i giochi di terze parti in mio possesso (e che quindi seguo da vicino) nelle scorse settimane sono arrivate diverse novità:



Restando in tema aggiornamenti, Nintendo non sta dietro solo ai propri videogiochi, ma porta avanti gli sviluppi anche dell'OS che muove la console: Switch OS. Di recente il sistema ha raggiunto la versione 7.0.0, poi portata alla 7.0.1 per risolvere piccole anomalie secondarie. Il nuovo firmware non comprende particolari nuove funzioni, ma va ad aggiornare anche i joy-con e ci sono nuovi avatar presi in prestito da New Super Mario Bros. U Deluxe.

Per espandere la piattaforma, la casa di Kyoto offre un servizio in abbonamento (il Nintendo Switch Online) che finora ha ottenuto la fiducia di 8 milioni di utenti e presto sbarcherà anche in Corea del Sud e Honk Kong. Con molta probabilità, Nintendo proverà ad aggiungere nuovi servizi alla sua offerta, visto che è quell'andazzo generale del mercato, o per lo meno rendere il NSO ancora più attraente per i giocatori. Rumors vorrebbero una qualche sorta di avvicinamento a Microsoft ed i suoi servizi Cloud (senza dimenticarci di Nvidia), per ora smentito. Si vedrà!


Prima di passare al prossimo argomento, volevo riportarvi un paio di notizie relative al mondo dell'hacking: non solo alcuni sviluppatori sono riusciti a far avviare Android Q sulla console, ma c'è chi sta perfino lavorando al porting di Windows 10. Per come la vedo io, sono progetti assolutamente inutili (praticamente dei passatempo), ma che comunque confermano ancora una volta il successo e l'interesse che c'è attorno alla piccola ibrida di casa Nintendo.


Switch resterà al mio fianco come mia piattaforma di gioco: un dispositivo geniale grazie alla sua versatilità e possibilità di essere utilizzato a casa e in movimento. Ha davvero cambiato il mio approccio all'intrattenimento nei "tempi morti" e riavvicinato al mondo dei videogiochi dal quale mancavo da più di 15 anni.



Raspberry Pi



Nello stesso mese del 2017 arrivava sul mercato anche la variante wireless del più piccolo single board computer realizzato dalla fondazione inglese: il Raspberry Pi Zero Wireless (qui tutti i miei focus sul device). All'epoca avevo messo le mani sulla variante non wireless da poche settimane, quindi iniziai a trattare qui sul blog i due device all'unisono.

Da allora i Pi Zero sono diventati il mio strumento preferito per smanettare con sensori e componenti di varia natura, dando vita ai due progettini DIY #RoPi e #PiPAD. La mia opinione è che questi dispositivi siano ideali per questi scopi, per giocare con la domotica ed in generale l'IoT. Se è vero che con qualsiasi Raspberry Pi sia possibile fare fondamentalmente le stesse cose, è con gli Zero che i consumi e le dimensioni ridotte ne aumentano il senso (e i vantaggi) a dismisura.

E così, nel corso degli anni ho sperimentato con il Pi 3 lato sistemi operativi e tecnologie, e con i Pi Zero lato sviluppo e utilizzo di sensoristica esterna.


Nel corso dei prossimi mesi continuerò sicuramente a giocare con tutti i Pi in mio possesso (aspettatevi tanti nuovi focus su YouTube e qui sul blog), ma ad essi potrò affiancare anche un nuovo fratello: il Raspberry Pi 3B+ che mi è stato gentilmente inviato in prova dal venditore di uno degli Starter Kit più bilanciati ad oggi in vendita su Amazon. Ve ne ho parlato in un mio video recente, al quale rimando per ogni dettaglio e che riporto qui per comodità:



Il Pi 3B+ è il più potente tra i single board della fondazione Raspberry Pi ed assieme alla sua variante base lanciata qualche anno prima consente di giocare con una marea di sistemi di varia natura. Nel solo ultimo mese ho provato ben 3 di questi sistemi, portandovi sul canale YouTube vari focus dedicati con i quali ho cercato di aprire un dialogo con voi per capire che cosa ne pensiate al riguardo.

Tra Ubuntu Core 18, Fedora 29 ed Android Oreo, le possibilità di smanettamento non sono mancate, tutte documentate ed analizzate nei video a seguire:




Ed in più ho dato un secondo sguardo alla piattaforma IoT di Mozilla, il Things Gateway, la quale (dopo un anno dal primo rilascio pubblico) ha aggiunto il supporto a tantissime periferiche di terze parti. Nonché l'accesso al GPIO grazie al quale è possibile controllare sensori collegati alla testata direttamente con le regole da UI, senza sviluppare una singola riga di codice. Ideale per i meno smanettoni, anche se ancora altamente in fase di sviluppo.

Nel seguente focus dedicato, vi ho mostrato come far interagire due sensori tramite la UI del Project Things e il GPIO Adapter:



Parlando di OS compatibili con Raspberry Pi, è stato rilasciato anche LibreElec 9.0, mentre Androidthings sarà convertito in tutt'altro.


Insomma, i Pi Zero e gli altri Raspberry Pi resteranno sempre dei dispositivi pensati per lo smanettamento selvaggio e per il fai-da-te. E sul web non mancheranno tutorial, guide e idee su cose nuove da implementare. Queste sono quelle selezionate per questa puntata:


Prima di chiudere anche la parentesi Raspberry Pi, aggiungo che la fondazione ha rilasciato la versione 1.5 della fantastica libreria GPIOZero, ha immesso sul mercato il Compute Module 3, ed ha perfino aperto a Cambridge il suo primo store fisico!!

Pi Zero, Pi 3 e qualsiasi altro single board computer su cui io abbia messo le mani negli ultimi anni hanno davvero aperto la strada allo smanettamento e al divertimento con l'elettronica di base. Sarò per sempre grado a questa tipologia di device, perché mi hanno dato la possibilità di toccare con mano tantissime cose che mi incuriosivano da anni e a cui era difficile avvicinarsi in modo così semplice e immediato (come invece consentito da Pi e affini).



E per finire: Grazie!


Un grande ringraziamento per la pietra miliare raggiunta :-)



A presto!

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