19 giugno 2014

jolla "sailfish os & the other half" recensione - be unlike!


Ed eccoci alla seconda parte della recensione finale su jolla.

Nella prima parte ho completato la panoramica sul telefono dell'azienda finlandese. In questo articolo, invece, voglio parlarvi del sistema operativo che muove il tutto: Sailfish OS.

Potrei stare tanto tempo qui a raccontarvi nuovamente la storia di jolla, della filosofia e dei perché che ci sono dietro alla nascita di questo progetto, ed anche alle radici di Sailfish.
Di tutto questo però ho già ampiamente disquisito con i vari focus dedicati al telefono ed anche con il resoconto dell'incontro svoltosi a Roma a fine Aprile, a cui ho avuto la possibilità di partecipare ed incontrare Stefano Mosconi, CTO di jolla.

Quello su cui invece volevo concentrare la mia (e vostra) attenzione è il lavoro che i ragazzi hanno svolto, e con cui si sono presentati tutti uniti sul palco dello SLUSH nel novembre del 2013.

E di lavoro ne è stato fatto davvero tanto: un lavoro non solo di restyling del defunto predecessore (MeeGo), ma anche fatto di introduzione di nuovi concetti a livello di UX (user experience) quanto a livello hardware (sì, mi riferisco proprio alla TOH).

Del vecchio sistema made in Nokia, MeeGo, sono state riprese tante cose, molte delle quali, in realtà, è ormai possibile trovarle anche in sistemi concorrenti (ed esempio la gestione integrata degli account o la messaggistica unificata).

Ma una cosa tra le altre che più è stata affinata e portata all'estremo è la concezione di gesture.


In MeeGo, con la sua Swipe UI, erano già presenti diverse gestures (dallo sblocco del telefono alla gestione delle apps), ma in Sailfish ne sono state introdotte molte altre per superare alcuni limiti che la stessa interfaccia di MeeGo aveva.

Ad esempio l'accesso alle notifiche non era così immediato (soprattutto se si era all'interno di una app), ed anche la gestione delle operazioni all'interno delle applicazioni (tramite pulsanti, menù, tab) era fortemente legata alle classiche modalità di interazione tipiche di un po' tutte le piattaforme (quindi tramite status bar, navigation bar, action bar, e così via).

Per questo motivo, in jolla hanno pensato di replicare alcune delle gesture che in MeeGo permettevano il solo controllo delle operazioni di sistema operativo (come la chiusura di una app, oppure la messa in background) per farci compiere anche le altre funzioni introdotte (ad esempio il cambio dell'atmosfera):



Nelle applicazioni, poi, sono spariti tutti quei concetti di status, navigation ed action bar che solitamente rubano spazio a quello che più conta per l'utente: la vista sul contenuto.
Quindi anche per muoversi all'interno delle applicazioni sono state introdotte tutta una serie di nuove gesture, ad esempio:

Accettare/Annullare nelle schermate di dialog



Azioni aggiuntive su un elemento, premendo a lungo con il dito su di esso e scorrimento continuo fino alla voce interessata


Pulley menu per richiamare possibili funzioni in una applicazione


E molto molto altro!


Anche la modalità di interazione con le aree stesse dell'interfaccia di sistema (home, notifiche, applicazioni installate, etc...) è stata modificata rispetto a quanto era prassi in MeeGo:

MeeGo


Sailfish OS



Questa è solo una piccola overview delle differenze tra i due sistemi.
Descrivervi con precisione ogni piccolo dettaglio è complicato con le sole parole o con l'aiuto di qualche immagine.

Per questo motivo ho registrato un (mega) video per semplificarci il lavoro (spiegazione e comprensione):




Il Nokia N9 rimarrà nella storia per le innovazioni apportate e riprese in tanti altri sistemi operativi, nonché la sua smanettabilità estrema. Ma jolla con il suo lavoro su Sailfish ha omaggiato i progressi ottenuti con la Swipe UI e tutta la filosofia dietro le gestures.

Sailfish OS parte da un'ottima base e quanto realizzato dai ragazzi di jolla finora è stato grandioso: lo smart-phone è un piacere da usare (certo avrà i suoi difettucci da "primo prodotto", ma risolvibili con il tempo) e l'interfaccia creata è decisamente sulla strada giusta per essere apprezzata dal grande pubblico. Ci vorrà del tempo e la capacità del team finlandese di diffondere il verbo.


Questo conclude la mia recensione del primogenito di jolla.
Ribadisco le impressioni positive e il grande interesse che questo movimento ha portato: diversi da tutto il resto!


Ancora un grande in bocca a lupo ai ragazzi di jolla!

E noi ci sentiamo presto con la prossima avventura.
Ciao!