8 settembre 2016

blackberry "dtek50" recensione - secure your (digital) life!


Ciao ragazzi!

Dopo averne analizzato a fondo specifiche, accessori e contenuto della confezione di vendita, dopo avervi dettagliato implementazioni software e modifiche a basso livello apportate da blackberry su Android, e dopo avervi mostrato come gira nel quotidiano e come se la cava nell'ambito multimediale, è giunto il momento di trarre le dovute conclusioni sul dtek50!


Il dtek50 è il secondo smartphone di blackberry ad adottare il sistema operativo di google, Android, qui presente in versione 6.0.1 Marshmallow. La casa della mora è l'ultimo dei big del passato a lottare con forza per restare a galla in un mercato, quello della telefonia mobile, che negli ultimi 10 anni ha subito enormi cambiamenti.
Mostri sacri come nokia, motorola, palm o altri, che fino al 2006-7 "dettavano legge", non sono stati in grado di adattarsi velocemente al cambio di rotta che c'è stato. E tra chi è sparito completamente e chi è stato acquisito e smembrato, ognuno di essi ha ceduto il passo a nuove forze provenienti principalmente dall'Oriente, che oggi stanno decisamente dominando la scena.


L'azienda canadese, nel corso del tempo, ha cercato di legare il proprio marchio al concetto di sicurezza e -soprattutto- privacy dei dati dei propri utenti. Ed è per questo che i suoi sistemi operativi sono sempre stati accolti molto positivamente, principalmente negli ambienti enterprise.

Ma altri sistemi operativi mobili, come iOS e -in particolar modo- Android, hanno stravolto completamente la concezione di smart-phone, sia per l'uso personale che per quello lavorativo, andando ad erodere quote di mercato di chiunque non sia stato in grado di opporvisi, blackberry compresa.


L'azienda ha quindi provato ad integrare nel suo BlackBerry 10 il supporto alle app sviluppate per il robottino verde, stringendo anche accordi con amazon per l'accesso al suo App Store, ma l'operazione non ha riscontrato grande successo e probabilmente era già troppo tardi affinché potesse avere un senso. Per questo motivo, per evitare di sparire completamente nel nulla, blackberry si è mossa su due versanti differenti ed in qualche modo complementari: da un lato, ha iniziato ad aprire tutti i suoi famosi servizi verso ecosistemi terzi (come iOS od Android) portando loro BBM, BES, etc, spingendo anche sul proprio parco brevetti; e dall'altro, ha iniziato a trasformare la divisione hardware interna da una visione a-la-apple (cioè dal controllo centralizzato su tutta la filiera produttiva, dall'hardware al software) a quella più comune di classico OEM che prende in licenza un sistema operativo terzo, in questo caso Android da google, andandolo a modellare per aggiungere il proprio tocco.

Se blackberry vuole esser sinonimo di sicurezza e privacy non poteva trasformarsi in un semplice produttore Android come tanti altri. La casa della mora ha fatto di tutto per abbracciare l'ecosistema di Google assicurandosi, però, di poter creare attorno ad esso un sistema di controllo potenziato. L'azienda ha cercato e -probabilmente- trovato un giusto mix per unire ai servizi di google (Play Services), senza i quali Android ha davvero poco appeal ed incisività, la propria salsa unica.
E nel caso dell'azienda canadese, le personalizzazioni apportate vanno oltre alle classiche app o servizi preinstallati al di sopra dell'OS: abbiamo il Secure Boot, l'area super protetta del BlackBerry Secure Compound, la casa ha provveduto ad un hardening del Kernel Linux, c'è la BlackBerry Integrity Detection (BID), il supporto avanzato a varie EMM, e poi la suite di prodotti blackberry che consta di diversi tool per la gestione del telefono ed in generale della nostra vita digitale, senza dimenticare il supporto dedicato con la garanzia di aggiornamenti firmware tempestivi e per lungo tempo. Per un'analisi dettagliata di questi punti rimando al focus dedicato.



L'avventura di blackberry nel mondo Android è iniziata con il priv, uno smartphone di fascia alta che portava con sé una tastiera fisica, tanto cara al brand. Quel telefono era stato progettato e prodotto interamente dalla casa della mora, percorso tipico per blackberry ed in generale per quasi ogni altro brand blasonato. Questo, però, non ha portato i risultati sperati: uno dei "problemi" comuni per i prodotti dell'azienda canadese è da sempre il prezzo di vendita ad essi associato, prezzo che in un mercato affollato come quello del robottino verde diventa difficile giustificare agli occhi dei papabili utenti.

Il CEO di BlackBerry è stato chiarissimo: se la divisione hardware non fosse in grado di far registrare entro la fine di questo trimestre fiscale un buon risultato, l'azienda uscirà definitivamente dal mercato come produttrice di dispositivi e continuerà la sua corsa solamente come developer degli ottimi servizi che può vantare.



Dall'esperienza del priv, la casa ha capito che avrebbe dovuto intraprendere un percorso differente: incaricare un'azienda di terze parti per progettare e costruire un nuovo terminale rispettando, però, gli elevati standard che può vantare. Tale operazione avrebbe abbattuto sensibilmente i costi di ricerca e sviluppo, e in ogni caso avrebbe comunque permesso di caricare su di esso la personalizzazione software.

Dall'accordo con il colosso cinese TCL ecco che è spuntato fuori il dtek50, il primo smart-phone della storia di blackberry non prodotto internamente ma costruito appunto affidandosi a costruttori terzi. Il nuovo prodotto, rispetto al priv, doveva essere economicamente più accessibile così da risultare più appetibile verso una più ampia utenza e, soprattutto, per facilitare le forniture per quelle organizzazioni che sono solite acquistare un gran numero di dispositivi da fornire ai propri dipendenti (sebbene questa politica stia fortemente diminuendo).


Il dtek50 è la risposta a ciò: un device che va a posizionarsi nella fascia media del mercato, puntando ad un target di utenza specifico, ma allo stesso tempo divenendo accessibile per molti altri consumatori. Si tratta del classico prodotto Android che va a posizionarsi nel range dei 250-350€:
  • display 5.2" LCD IPS full HD (1080p)
  • processore Qualcomm Snapdragon 617 (octa-core)
  • 3GB di RAM
  • tutti i sensori che ci si aspetti (compreso il giroscopio, spesso dimenticato dai produttori)
  • GPS + GLONASS
  • LED di notifica che può fungere da flash frontale
  • 16GB di memoria interna eMMC, espandibili via microSD (fino a 2TB)
  • connettività completa, dal Wi-Fi n 5GHz al Bluetooth 4.2
  • supporto reti 4G LTE (nano SIM)
  • c'è anche l'NFC con il supporto ad Android Pay

Insomma un dispositivo a cui non manca nulla in particolare, sempre che non siate ossessionati dai sensori per il riconoscimento delle impronte digitali...
Per quanto riguarda l'analisi delle caratteristiche tecniche rimando allo specifico e molto più dettagliato focus in cui, tra l'altro, ho analizzato il contenuto della confezione di vendita nonché gli accessori ufficiali.


Affidando la progettazione a terzi, blackberry ha ottenuto in cambio anche alcune peculiarità che non è sempre facile trovare in un prodotto teoricamente rivolto al mondo enterprise o al businessman: due fotocamere più che discrete e -soprattutto- due speakers bifronte che rendono davvero piacevole ascoltare brani musicali o riprodurre video. E per il fatto di essere proprio bifronte (con apertura frontale e posteriore), essi non possono essere facilmente attutiti, il che si traduce per noi nella matematica certezza di esser certi di non perdere chiamate o notifiche di alcun genere.
Anche in questo caso, per maggiori dettagli sul reparto multimediale, sulla personalizzazione software di blackberry e sull'analisi delle prestazioni con tanto di benchmark e test di vario genere, rimando al focus approfondito.



Rimangono due aspetti di cui finora non ho parlato e che ho tenuto appositamente per ultimi: gestione dei consumi energetici / batteria e ricezione del segnale / qualità telefonica.

Per quanto riguarda il primo punto, blackberry non ha implementato alcuna funzionalità particolare, se non aver adottato pedissequamente il risparmio energetico fornito di base da Android e che fa largo affidamento a doze: questa feature permette di risparmiare batteria limitando i processi e gestendo con parsimonia le risorse quando il telefono è fermo, immobile e non utilizzato. Con Android 7.0 Nougat ci saranno diverse migliorie in merito, ma per ora se si tiene costantemente il telefono acceso e/o in movimento, doze non aiuta più di tanto...

Per quanto riguarda i consumi, con il mio uso non particolarmente aggressivo, ho notato che la giornata la si copre tranquillamente e che si può arrivare anche ad un giorno e mezzo di utilizzo.


le prime cariche non promettevano nulla di buono


poi la situazione è migliorata... e mettendo il dispositivo offline di notte
e giocando d'astuzia con le ricariche, sono riuscito a coprire
anche 2 giornate piene lontano dalla presa di corrente


i consumi sono grosso modo costanti nel corso del tempo e
disattivando i dati e restando solo sotto Wi-Fi non ho
notato particolari differenze

Ad ogni modo, io faccio un largo uso di pebble e, quindi, le notifiche tendo a leggerle dal polso, o comunque non passo ore ed ore continuative sullo schermo del cellulare. Ciò mi permette di spalmare la carica su più giorni. Nel qual caso vi stesse chiedendo quanto tempo può rimanere acceso il display del terminale in modo continuativo, purtroppo non si va oltre le 2 ore - 2 ore e mezza. Il che non è un grandissimo risultato.
Per chi se lo stesse chiedendo, i servizi di blackberry non incidono particolarmente: in tutti i vari test che ho effettuato, l'hub+ (che accentra tutte le richieste di energia da parte degli applicativi della casa della mora) non consuma più batteria dei Play Services di Google.







Parlando di consumi, visto che blackberry me lo ha regalato in fase di acquisto del dtek50, ho provato anche il powerbank ufficiale: si tratta del classico prodotto con doppia uscita (una da 1A e l'altra da 2A) ricaricabile via microUSB 2.0. Una caratteristica interessante è la presenza del tasto power che fa anche da indicatore di carica residua: ci sono 4 LED che indicano lo stato di carica. Purtroppo il powerbank non supporta la Quick Charge 2.0 di qualcomm che, invece, è supportata dal dtek50 ed i tempi di caricamento sono più lenti rispetto a quelli che si potrebbero ottenere con un caricatore compatibile. Io ne ho uno di ravpower che supporta la QC2.0, e vi posso confermare che, utilizzandolo per ricaricare il dtek50, effettivamente esso riesce a far raggiungere il 50% di carica in circa 50 minuti; poi la velocità rallenta fino all'85% per tornare a quella standard dal 90% in poi.
Il tutto si traduce in un tempo totale richiesto per la ricarica con il QC2.0 di circa 2 ore e 30 minuti: mi aspettavo qualcosina in più visto che con un caricatore normale, come quello in confezione, ce ne vogliono poco più di 3h per riempire completamente la batteria da 2610 mAh di cui è dotato il terminale...


Il secondo punto riguarda la ricezione, e qui non ho riscontrato alcun problema. Dalle mie parti la copertura è ottima ed il dispositivo, fuori casa, rimane costantemente in 4G LTE. In interno, non va mai sotto al 3G e lo switch 3G-4G è rapido. In queste settimane d'uso non ho potuto verificare la ricezione in zone critiche fuori città, ma vi terrò aggiornati in merito!

L'audio in chiamata, poi, è ottimo e non ci sono problemi di alcun genere; in viva-voce, infine, è davvero difficile trovarsi in difficoltà: praticamente impossibile!








Ultimo punto, gli aggiornamenti firmware: blackberry, puntuale come un orologio svizzero, ha rilasciato il 6 settembre le patch di sicurezza (SMR) distribuite da google, e l'azienda continua la sua "missione" di tenere aggiornati i propri device con una serietà impeccabile. Volendo, inoltre, è possibile iscriversi al programma di beta testing e ricevere in anticipo tutti gli update ed il software sviluppato dalla casa. A proposito del software, la casa della mora lo tiene costantemente aggiornato tramite il Play Store di google.

Al momento blackberry non si è ancora sbilanciata su quando -e se- potrà arrivare Android Nougat 7.0 per il dtek50, ma non credo ci possano essere problemi e sicuramente l'azienda farà di tutto per portare la nuovissima versione sul terminale. Anche perché Nougat punta ancor di più sulla sicurezza e per un terminale che viene pubblicizzato come il più sicuro sul mercato quell'upgrade non potrà mancare!

Ritengo il dtek50 un dispositivo che, pur collocandosi nella fascia media, difficilmente può essere paragonato ad un qualsiasi altro device della concorrenza. Qualsiasi smart-phone venduto ad un prezzo superiore ai 200€ può offrire oggi un'esperienza d'uso più che appagante, ed i produttori stanno cercando il modo di distinguersi personalizzando in lungo e in largo. Ma nessuno -almeno finora- può competere con l'azienda canadese: nessun altro player sul mercato può vantare una soluzione pensata a 360° per le aziende, affidabile e riconosciuta come tale a livello mondiale. Nessuno altro produttore offre un ciclo produttivo che fin dalla fase manifatturiera (Root of Trust) e quella d'uso quotidiano (Secure Boot, Secure Compound, hardening dell'OS, memoria criptata, BID, etc...) è pensato per garantire l'integrità e la sicurezza dei dati dell'utente.
Certo, è possibile installare le app ed i servizi blackberry anche su altri dispositivi (perfino non Android), anche se la suite completa è a pagamento oppure va usata con ads pubblicitari. Ma quello che viene a mancare, poi, è proprio il controllo sui dati dell'utente che sui device della mora è intrinseco nell'hardware.
Probabilmente non è quello che richiedono tutti gli utenti, i quali potrebbero preferire, alla stessa cifra richiesta da blackberry per il dtek50, altre soluzioni che possono offrire funzionalità peculiari in altri ambiti. Se cercate uno smart-phone super sicuro, il dtek50 non ha confronti; se cercate un buon prodotto per lavorare, il dtek50 avrà sì forte concorrenza, ma rimane comunque una scelta solida; se cercate, invece, un dispositivo rivolto alla multimedialità, al gaming o che offra una scheda tecnica "super pompata", allora questo device probabilmente non farà per voi.
Per me che cercavo proprio quello che blackberry ha da offrire, beh, il dtek50 calza a pennello! E ritengo la prova superata con un bell'8 e ½.


Di seguito la mia video review che ho pubblicato sul mio canale YouTube:



Prima di salutarvi vi lascio i link alle recensioni che alcune testate mondiali hanno scritto sul terminale. Purtroppo molte di esse, pure valutando positivamente il dtek50, non offrono un indice numerico comprensivo per la valutazione finale, e per questo motivo ho deciso di riportarvi solamente quelle per cui esso è stato reso disponibile:

Altra cosa che ho notato è che praticamente nessuna testata si è addentrata nella valutazione della personalizzazione blackberry, limitandosi a considerare il prodotto come un qualsiasi altro dispositivo di fascia media con qualche "add-on software". Peccato.

Vi riporto, infine, qualche link utile:


E questo chiude (per ora) la mia copertura del blackberry dtek50. Nei prossimi mesi continuerò a tenervi aggiornati.


Alla prossima avventura!