1 giugno 2017

hp "x360 11-ab000nl" recensione - con ubuntu 17.04!


Ciao ragazzi!

Dopo averne visto caratteristiche hardware, modi d'uso e prestazioni generali nel precedente focus, ora è arrivato il momento di "chiudere" la mia panoramica sull'hp x360 11-ab000nl raccontandovi le mie impressioni finali e soprattutto mostrandovelo in opera nel suo setup finale, cioè con Ubuntu 17.04.

Sì, perché come vi avevo anticipato la scorsa settimana, è con questo sistema operativo che verrà utilizzato dalla mia fidanzata; e visto che non è sempre facile riuscire a trovare computer portatili con Linux out-of-the-box, voglio anche riportarvi in dettaglio come questo PC se la cavi, se ci sono problemi o mancanze rispetto ad utilizzarlo con Windows 10 Home che è il sistema con il quale invece viene venduto.


Solitamente ci sono due problematiche principali quando si passa da Windows a Linux sui computer portatili venduti con l'OS di microsoft in bundle: la gestione del boot e quella della batteria. In questo caso, trattandosi di un PC convertibile con sensori "particolari" ed altre peculiarità c'è qualche altra voce da aggiungere alla lista dei controlli da fare.



Partiamo dal punto più importanti di tutti, la batteria: la sospensione funziona perfettamente e chiudendo il portatile il sistema va correttamente in stand-by per poi risvegliarsi senza intoppi alla riapertura. Questa operazione è molto più rapida su Ubuntu che su Windows, così come in generale i tempi di arresto del sistema; in più l'avvio è da una parte leggermente più lento ma, poi, una volta atterrati sul desktop, in Ubuntu tutto è subito pronto all'uso mentre in Windows il sistema tende a continuare caricamenti di ogni genere rallentando l'uso per qualche minuto. Comunque, la modalità stand-by viene correttamente notificata anche sul LED del tasto power.

Per quanto riguarda la durata della batteria, invece, ho notato che essa tenda a durare -forse- un pochino meno su Ubuntu rispetto che su Windows, probabilmente perché mancano quelle ottimizzazioni fatte ad-hoc da hp sul sistema di microsoft mentre su Ubuntu ci si deve accontentare della configurazione generica fornita da canonical, che comunque non è male visto che si superano tranquillamente le 7 ore di uso continuativo (che diventano anche più di 10 con un uso blando, allineandosi a quelle raggiungibili su Windows).
Un piccolo dettaglio: sull'OS di Redmond non viene mai indicata la stima di durata della batteria in ore e minuti, ma soltanto in percentuale. Su Ubuntu, invece, non in modo immediato e solo dopo qualche minuto di attività, ma comunque l'OS ci fornisce la stima oraria di durata sia di carica che di scarica (ed è anche abbastanza affidabile), decisamente più comoda rispetto alla sterile indicazione numerica di carica (che comunque è -chiaramente- anche qui presente).



Tutte le componenti hardware presenti (ad es. speaker, porte USB, lettore SD e quant'altro) ed anche la connettività di rete funzionano senza problemi. Microfono, webcam e touchpad non danno noie. Però, riguardo al touchpad, ho un appunto da fare: quello che non funziona sono le gestures con 3 o 4 dita (scroll a due dita e click destro -che richiede sempre 2 dita- ovviamente non hanno problemi). Per superare la mancanza delle gestures è possibile installare un tool a scelta tra xSwype, Fusuma, touchegg o altri facilmente reperibili in rete, e che permettono al sistema operativo di riconoscerle. Personalmente non ho installato alcuna di tale utility poiché avere questi gesti non è assolutamente tra le esigenze della mia fidanzata, la finale utilizzatrice del PC, anzi probabilmente le "incasinerebbero" soltanto la vita... Quello che non capisco è perché canonical non integri ufficialmente nell'OS il supporto alle gestures sul touchpad...

L'unica componente non sempre affidabile al 100% è il bluetooth: riesce a rilevare dispositivi esterni, a connettersi, a trasferire ad esempio l'audio, ma lo scambio di file fallisce. Con molta probabilità anche in questo caso con l'aiuto della community si può riuscire a farlo andare. Considerando comunque la rarità di impiego in tal senso non lo ritengo neppure un problema...
Ciò che invece dà un po' più fastidio è il non funzionamento dei sensori o, meglio, il fatto che il sistema così come viene fornito non è in grado di sfruttare accelerometro, giroscopio e bussola digitale. Questo si traduce nel fatto che -ad esempio- in modalità tablet lo schermo non ruoterà nelle 4 direzioni e che la modalità a tenda non potrà essere utilizzata (quella presentazione ovviamente lo sarà poiché non richiede la rotazione del display).


Anche per questa problematica, o quantomeno per il riconoscimento ed uso dell'accelerometro (e quindi della rotazione dello schermo), è possibile smanettare un po' ed installare alcuni script reperibili dalla rete che ne abilitano l'utilizzo. Ma anche in questo caso, per lo meno al momento, non prevedo di procedere in tal senso poiché non è tra le esigenze; ma nuovamente non capisco perché canonical non integri il tutto nell'OS...

Comunque, il touchscreen viene rilevato senza problemi ed il sistema risponde perfettamente ai nostri tap. Rimane ovviamente l'inconveniente che i sistemi operativi "tradizionali", sia Windows che le varie distro Linux, nascono e sono pensati per un uso attraverso il puntatore del mouse o al più di penne grafiche ed affini, e gran parte dei menu ed aree di sistema sono troppo piccoli per essere acceduti agevolmente con le dita.



Per il resto non c'è molto altro da segnalare: l'OS funziona perfettamente e gira fluidamente. Con Chrome (in aggiunta a Firefox che è presente out-of-the-box) possiamo utilizzare Netflix (e altri servizi di streaming) senza intoppi!
Installando, infine, tutte le componenti extra che di base non vengono fornite in fase di installazione, è anche possibile avere il supporto completo a praticamente tutti i codec audio/video più diffusi (comunque sempre accessibili con VLC), font e driver proprietari, cambiare tema, giocare con gli snap, e quant'altro!



Chiusa la parentesi "hardware e criticità", analizziamo il secondo punto: come installare Ubuntu su questo computer? Non ci sono problemi particolari, l'installazione infatti fila liscia come l'olio, ma occorre effettuare alcune operazioni preliminari.

Per prima cosa bisogna accedere alla Setup Utility di HP (cioè premere ESC in fase di accensione del PC) e cambiare ordinamento alla voce "Avvio da USB" nella sezione UEFI Boot Order: essa deve trovarsi in prima posizione cosicché il PC possa accedere ad eventuali memorie prima di tentare di avviare il boot manager del sistema operativo. Una volta completata l'installazione di Ubuntu occorrerà reimpostare l'ordine come da configurazione di default. A questo punto si potrà inserire la memoria esterna (es. una pendrive) con l'immagine live di Ubuntu precaricata, e verificare che tutto funzioni perfettamente...

Prima di installare l'OS, se necessario, si dovranno sistemare le partizioni su disco: l'installer tra le opzioni base ha la possibilità di affiancare autonomamente Ubuntu a Windows, ma non permette di decidere quanto spazio dedicare ad ognuno o come organizzare il filesystem. Si dovrà utilizzare l'installazione avanzata per avere più libertà di manovra... Poiché, però, la mia fidanzata utilizzerà solo Ubuntu, la necessità era quella di partizionare il disco in modo da aver la maggior parte dello spazio a disposizione di Ubuntu. Per mia comodità ho utilizzato GParted (preinstallato sulla live di Ubuntu), e tra le diverse partizioni già presenti di base (tra cui -molto importanti- quelle per il recovery e ripristino alle impostazioni di fabbrica, che chiaramente non vanno toccate!) ho individuato l'area in cui è installato Windows. A quel punto l'ho ridimensionata a circa 50 GB (giusto per lasciare un po' di margine di manovra), e nello spazio rimanente ho creato una partizione ext4 (400+ GB) tutta a disposizione per Ubuntu.


Con Ubuntu 17.04 non c'è più la necessità di creare una partizione per lo swap, poiché il sistema ora lo gestisce su file, e quindi una partizione unica è più che sufficiente. Ovviamente è possibile partizionare il disco come meglio si crede (root, home, ...): io preferisco avere una partizione unica per tutto. A questo punto il gioco è fatto: si sceglie l'installazione manuale e si indica all'installer di utilizzare proprio la partizione creata cosicché esso possa copiare i file di Ubuntu. In pochi minuti l'OS è pronto all'uso!

Una volta riavviato il PC c'è un'ultima operazione da fare, senza la quale non riusciremo ad avviare Linux: tornando nella Setup Utility di HP, occorrerà impostare nella sezione UEFI Boot Order (nella sottovoce OS boot Manager) la voce Ubuntu come boot manager principale. Questo passo è fondamentale perché fa sì che all'accensione venga mostrato GRUB dal quale sarà poi possibile lanciare Ubuntu (o volendo anche Windows). Non modificando questa voce il PC continuerà ad avviare automaticamente il Windows Boot Manager che ignorerà del tutto la presenza di Ubuntu.


Questi sono i passi principali da compiere sull'hp x360 11-ab000nl affinché sia possibile installare correttamente Ubuntu (o volendo altre distro Linux) ed accedere a sistemi operativi multipli.

Nel seguente video che ho pubblicato sul mio canale YouTube trovate le mie considerazioni sul laptop in uso con Ubuntu 17.04:



Per completezza, vi riporto l'elenco delle specifiche tecniche che ho analizzato con più precisione nel precedente focus:
  • dimensioni: 30.6 x 20.8 x 1.98 cm
  • peso: 1.45 kg
  • display: 11.6" multi-touch (10 dita) capacitivo, IPS LCD, 1366 x 768 pixel, 16M colori, 24bit con trattamento anti-impronta, convertibile (4 usi: laptop, tablet, a tenda, presentazione) e rotazione a 360°
  • processore: Intel Pentium N3710 14 nm, quad-core, 64-bit @ 1.60 GHz (con burst fino a 2.56 GHz), 2 MB di cache, TDP di 6 W (4 W nell'uso medio quotidiano), fanless, accompagnato da una GPU Intel HD 405 (braswell)
  • memorie: 4 GB di RAM DDR3 a 1600 MHz, hard disk da 500 GB (5400 rpm), lettore microSD
  • batteria: 3 celle agli ioni di litio con capacità di 41 Wh
  • connettività: WiFi 802.11 b/g/n/ac (5 GHz), BT 4.2 LE, jack combinato audio/microfono standard 3.5mm 4-pin, 1 porta USB 3.1, 2 porte USB 2.0, 1 porta HDMI standard
  • sensori: accelerometro, giroscopio, bussola digitale
  • altro: webcam, tasto power con LED di stato, ingresso per la ricarica con LED di stato, speaker frontale, trackpad multi-touch (4 dita) con gestures, modulo TPM per la criptazione del disco
  • fascia prezzo (online): 300-400€

L'hp x360 11-ab000nl è un portatile convertibile che mi ha convinto e che sono certo essere una buona scelta per chi, con un budget limitato attorno ai 300€, cerchi un computer in grado di essere utilizzato a 360° nel quotidiano, soprattutto in mobilità. Non è pensato per chi ha esigenze di compilazione, editing, renderizzazione o altre operazioni "pesanti", ma può essere una valida alternativa per chi cerca un compagno di lavoro pratico e silenzioso o per chi voglia uno strumento versatile per accedere a contenuti multimediali a casa o in viaggio.
Anche se in plastica, sembra sufficientemente robusto e la cosa che più mi convince sono le cerniere rinforzate che, tra l'altro, permettono di regolare l'angolazione dello schermo nel migliore dei modi. E volendo, le modalità tablet, presentazione e a tenda possono essere comode come modi d'uso aggiuntivi.
Se dovessi valutare il dispositivo con un voto numerico, per me supererebbe l'8 / 8 e ½ senza difficoltà, per via della bontà dell'hardware e della flessibilità d'uso nella sua fascia di mercato.


E voi che ne pensate dei computer convertibili? Qualcuno di voi usa Ubuntu o altre distribuzioni Linux? Vi aspetto nei commenti qui sul blog, sul video nel canale YouTube oppure sui social.

Alla prossima!

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