26 settembre 2015

Un libro letto a metà è, dopotutto, una storia d’amore incompiuta (cit.)


Ciao ragazzi, l'autunno è arrivato e con esso le avvisaglie del brutto tempo.

Ma sul fronte tecnologico (come auspicavo qualche tempo fa) la stagione è più calda che mai, per lo meno nel panorama dei prodotti che seguo direttamente.
E posso anticiparvi che presto si aggiungerà un nuovo membro alla ciurma... :D

Per questo motivo eccomi pronto con una nuova puntata after the buzz!

Nella precedente vi avevo mostrato -con una video anteprima- la versione 2.0 di Sailfish OS, il sistema operativo realizzato da jolla, e solo qualche settimana prima le 5 applicazioni per me indispensabili sui dispositivi che attualmente utilizzo.

Questa volta, visto che Apple ha rilasciato la versione 9 del suo sistema operativo per dispositivi mobili (iOS), ne approfitto per mostrarvi -sempre in video- quelle che sono le 5 appena-introdotte-funzionalità che finora ho trovato utili sul mio vetusto iPodtouch di 5a generazione (la casa della mela morsicata è una delle poche che supporta per lunghi periodi di tempo i propri device, anche se con qualche limitazione):



E, poiché trovo ingiusto trascurare l'altra parte dei device sotto la mia lente di ingrandimento (i vari dispositivi companion), ho deciso di dare un po' d'amore anche ad essa.
Qui di seguito, perciò, eccovi un video-elenco di alcune delle ultime app che mi è capitato di provare per ognuno di essi e/o che potreste trovare interessanti:



Bene!
A questo punto, però, ho davvero tante novità da condividere con voi, e per questo motivo basta divagare: diamoci dentro!


Pebble



Ultimamente la start-up nordamericana aveva fatto molto parlar di sé con l'arrivo sul mercato del pebble time e del pebble time steel (consegna a tutti i finanziatori completata): i due successori del modello in mio possesso, il pebble steel (qui le mie considerazioni dopo un anno di utilizzo).

E, tralasciando qualche accenno all'arrivo della timeline anche sui vecchi modelli, il discorso non si è mai spostato più di tanto dai rilasci di aggiornamenti firmware e/o della companion app per i nuovi nati.

Il 23 settembre, però, pebble ha spiazzato tutti con la presentazione a bruciapelo di un terzo fratello della nuova line-up: il pebble time round!


Lo smart-watch arriverà ad inizio novembre al costo di 249$ ed è prenotabile già da ora sul sito del produttore (niente finanziamento su Kickstarter quindi). Esso si differenzia dagli altri due time poiché presenta un display -finalmente- circolare, e perché è ad oggi l'orologio smart più leggero e sottile al mondo (7.5 mm in soli 28 g).

In questa breve sequenza qualche nota dall'intervista fatta ad Eric Migicovsky (Pebble, CEO) durante la TechCrunch Disrupt: 1 - 2 - 3 - 4.


Nel puntare ad un design così "stiloso", pebble ha messo un po' da parte la natura stessa dei suoi precedenti smart-watch: longevità della batteria ed impermeabilità.
Il nuovo orologio, pur ereditando lo stessa tipologia dei display dei fratelli, necessiterà di essere ricaricato dopo "soli" 2 giorni di utilizzo (contro i 7-10 di tutti i modelli precedenti), anche se 15 minuti di carica gli doneranno un'intera nuova giornata di utilizzo; in più non potrà essere immerso in acqua (è certificato solo IPx7, contro gli schizzi). Sicuramente si comporterà meglio di molti dispositivi competitor che necessitano ricariche quotidiane, ma un po' di rammarico c'è...

Attenzione però: il time round non è un modello sostitutivo dei precedenti. Si tratta semplicemente di una aggiunta, di un terzo modello che va ad allargare la famiglia e ad ampliare la scelta in base ai gusti delle persone.

Pebble non ha mai voluto abbracciare la filosofia: one size fits all. Ed infatti ogni modello dell'azienda (sì, anche quello del 2013) continuerà ad essere supportato ed aggiornato alla nuova interfaccia.
Un modello per ogni esigenza, gusto o portafogli: quello stiloso (il round), quello premium (il time steel), quello classico (il pebble originale), quello tutto in alluminio (lo steel) e quello che è una compromesso tra prezzo, design e caratteristiche (il time).


E mentre rimaniamo in fervida attesa del benedetto update che porterà la timeline anche sui vecchi modelli (dovrebbe essere rilasciato in concomitanza con l'uscita sul mercato del round), nel frattempo anche uber è approdata sullo store delle app compatibili con il Pebble OS.


Chromecast



Il 29 settembre si terrà l'evento di presentazione dei nuovi dispositivi Nexus di Google, nonché di Android 6.0 Marshmallow.

E sembrerebbe che con la stessa occasione BigG rinfrescherà dopo ben 2 anni e più dal suo debutto (estate 2013) il proprio dongle multimediale: il chromecast (qui le mie riflessioni dopo un anno di utilizzo). Si vocifera anche che durante lo stesso evento sarà confermata/annunciata una partnership con Spotify: il noto servizio di streaming musicale sembra finalmente pronto per il debutto sull'ecosistema per l'intrattenimento domestico ideato a Mountain View.

Ma non è tutto: assieme al chromecast di 2a generazione dovrebbe fare la sua apparizione un secondo dispositivo pensato per il solo streaming musicale. Il che potrebbe anche aver senso se venisse confermato l'accordo con Spotify. Si tratterebbe di un dongle studiato per sfruttare il protocollo Google Cast di cui vi ho parlato nei mesi precedenti.

Assieme al nuovo hardware ovviamente arriveranno novità lato software (che si spera saranno portate anche sul vecchio modello, ed in caso sarò pronto per mostrarvele!): tra le varie features -alcune mostrate durante il Google I/O- sembra ci sarà una sorta di vetrina che mostrerà all'utente quali applicazioni installate sul dispositivo sono in grado di dialogare con la pennetta, così sarà più facile capire come sfruttarla al meglio.


Mettendo da parte i rumors e rimanendo in trepida attesa per quanto previsto per i prossimi giorni, torniamo con i piedi per terra e alle nuove guide ed aggiornamenti rilasciati per il dongle già in nostro possesso.

La novità -per me- più importante di tutte è che finalmente Google ha aggiornato Play Music affinché la riproduzione non venga interrotta in caso di non comunicazione con il device sorgente, e (era ora!) c'è il supporto alla riproduzione gapless dei brani!


Cardboard



La realtà virtuale sta esplodendo in ogni settore multimediale: video giochi, cinema, intrattenimento domestico e non solo.

Tanti nomi si stanno lanciando, e non sono solo quelli dei produttori hardware: sono soprattutto quelli dei contenuti che saranno fruibili tramite l'hardware e che ne muoveranno le vendite. E se Netflix, Twitch, Hulu, Vimeo, Facebook (già in corsa), Fox, TiVo, LionsGate e tanti altri hanno confermato l'arrivo di contenuti da gustare in VR, Google ha direttamente avviato un programma di ricerca per la realtà virtuale.
E c'è chi sta costruendo sistemi in cloud per facilitare la creazione di applicativi VR!


Di strada ce n'è molta da fare ancora.
Intanto, però, possiamo goderci il trailer di Star Wars (rilasciato in via non ufficiale su YouTube) con il nostro cardboard (qui la mia recensione).


BQ ed Ubuntu



Grandi notizie per bq: l'azienda spagnola è sbarcata ufficialmente sul mercato italiano portando nel Bel Paese la line-up completa dei propri prodotti, che comprende ovviamente anche l'aquaris e4.5 (qui la mia recensione del telefono) in versione Ubuntu Phone (e qua quella del sistema operativo).

Sono davvero contento di questa decisione: come vi avevo raccontato durante la mia recensione del primo ubuntufonino al mondo, quello che fa bq è un qualcosa che dovrebbe essere perseguito da molti altri player sul mercato...


Ad ogni modo, mentre canonical apre il proprio store online in India tramite snapdeal, si torna a parlare di OTA-7.
Il prossimo aggiornamento è previsto per il mese di ottobre (anche se con qualche ritardo) e porterà interessanti novità:
  • tanto per cominciare stanno procedendo gli sviluppi sulla da-poco-introdotta funzionalità di hotspot Wi-Fi;
  • saranno presenti maggiori funzioni di convergenza (tipo lo switcher via ALT+TAB);
  • sarà migliorato il gestore delle thumbnail, e ci saranno migliorie nel gestore dei download, nel browser ed in Mir. Assieme ad essi molte delle app ufficiali sviluppate dalla community riceveranno diverse novità, e probabilmente vedremo un nuovo indicatore per la VPN nella sezione dedicata agli indicatori di rete nella barra di stato;
  • ma il core dell'OS rimarrà ancorato alla versione 15.04 di Ubuntu, saltando quindi la 15.10 (che sarà rilasciata a breve per il mondo desktop e server), e punterà diritto alla futura 16.04 prevista per il prossimo anno.


Lato community i lavori continuano a ritmi elevati, con il porting su oneplus 2 e sony xperia z ultra, e l'arrivo di nuovi giochi.

Piccola nota a margine: Fairphone (di cui vi ho parlato qui) sembrerebbe decisamente intenzionata a facilitare il lavoro di porting o switch definitivo ad Ubuntu Touch (o altri OS open-source) sui proprio device, ormai stanca della difficoltà di gestione degli aggiornamenti in Android.

Un'ottima opportunità da cogliere al volo!


Jolla e Sailfish OS



Anche per jolla quella di Fairphone può essere un'occasione ghiotta, proprio ora che la start-up finlandese ha messo da parte la produzione hardware (qui le mie riflessioni dopo un anno di utilizzo dello jolla) e sta concentrando tutti gli sforzi sul proprio sistema operativo: Sailfish OS.

E parlando proprio di Sailfish, come detto ad inizio articolo jolla ha da poco avviato il rollout del firmware 1.1.9.28 che ha portato la UI della futura versione 2.x.
Ma da poche ore lo stesso firmware è disponibile per tutti gli utenti! E con esso, ovviamente, la nuova versione dell'SDK che ora supporta completamente anche il tablet.

Parlando di quest'ultimo -il tablet-, dopo quasi un anno dalla sua presentazione (novembre 2014) finalmente sono state avviate le spedizioni per coloro che hanno finanziato il progetto su Indiegogo.


Lato community, anche per il mondo Sailfish c'è come al solito tanto tanto movimento:



Moto G


 


Dove le novità fanno fatica a venire a galla è per i rimanenti tre smart-phone passati sotto la mia lente di ingrandimento.

Il motorola moto g (qui le mie considerazioni dopo un anno di uso) ancora una volta non ha ricevuto l'update alla versione 5.1.1 di Android. E pensare che c'è chi afferma che esso godrà anche della non-ancora-annunciata versione 6.0...
Sinceramente non credo che ciò avverrà (purtroppo).

Ad ogni modo la casa dalla m alata continua ad aggiornare le proprie moto apps che rendono unici i suoi prodotti rispetto al piattume della concorrenza. Ad un nuovo update della applicazione galleria si è affiancato quello di connect (per il supporto al moto 360 di 2a generazione) ed il rilascio della nuovissima app tutta dedicata al fitness: moto body!


Arriverà prima o poi anche il promesso update firmware?


Flame e Firefox OS



Per il mozilla flame (qui la mia recensione del telefono e qua le mie considerazioni dopo 6 mesi d'uso) al momento nessuna novità.

Gli sviluppi su Firefox OS (qui la mia recensione) continuano serrati per garantire il rilascio della versione 2.5 in autunno, cosicché non mi rimane altro che suggerirvi le 30 migliori applicazioni da provare.


Oneplus



Infine un paio di notizie miste sulla start-up cinese.

Tanto per cominciare molto probabilmente il supporto per il one (qui le mie considerazioni dopo un anno) non sarà dei migliori da qui ai prossimi mesi, per lo meno non da parte di oneplus stessa (cyanogen.inc deve ancora proferire in merito).
Il firmware OxygenOS è giunto alla versione 2.1.0 per il nuovo 2, mentre è fermo alla versione 1.0.2 sul primo modello, e non è detto che i due dispositivi verranno mantenuti allineati.

In più onplus sembra essere in procinto di sfornare una nuova versione del 2, probabilmente una specie di mini, che sicuramente potrà essere considerata come il vero sostituto del modello dello scorso anno.
Mossa plausibile e che aiuterebbe l'azienda di Pei e Lau a scrollarsi di dosso definitivamente il nome CyanogenMOD/OS...

Vedremo che cosa accadrà nei prossimi mesi.


Fino ad allora non resta che salutarci: a presto!